
di Fulvio D’Eri
In Valtellina il saldo tra nuove imprese e cessazioni di attività è fortemente in attivo. I dati dell’anagrafe camerale indicano che, a fine 2021, il numero di imprese attive è pari a 13.685 unità, con una crescita su base annua del +0,9%, un incremento superiore sia rispetto al dato regionale (+0,5%), che a quello nazionale (+0,3%), che consente di recuperare in parte i livelli del 2019. Il 2021 ha visto un incremento delle iscrizioni di 681 unità, pari al +10,9%, dato inferiore rispetto al +19% regionale (con cui le iscrizioni in Lombardia si sono riportate sui livelli pre-crisi) e al +13,8% nazionale. Le cessazioni invece hanno riguardato 618 imprese, con un calo sensibile del 30,2% su base annua, contro un aumento regionale del +1,4% e nazionale del +11,8%. Per quanto riguarda la composizione giuridica, le aziende della provincia di Sondrio sono costituite per oltre la metà da imprese individuali (59,4%), seguite da società di capitali (19,3%), società di persone (18,9%) e dal 2,4% di imprese costituite in altre forme. L’aumento più consistente ha riguardato le società di capitali (+4,6% su base annua), in modo particolare con riferimento alle società a responsabilità limitata semplificata (+12,1%). Una lieve crescita è stata riscontrata anche per le imprese individuali (+0,5%), mentre si è registrato un calo del -1,5% per le società di persone. Nonostante l’aumento delle Srls, anche in Valle come in Lombardia, l’81% delle società di capitali è costituito dalle Srl “tradizionali“, in crescita del +5,2%. Il tasso di crescita delle imprese femminili nel 2021 in provincia di Sondrio è risultato pari al +0,4%, come quello delle imprese giovanili. In entrambi i casi, l’incremento è più contenuto rispetto alla media regionale, che fa registrare un +1,2% di imprese femminili e un +1,3% di giovanili. Anche per le imprese costituite da stranieri, la provincia si mostra in controtendenza rispetto alla media lombarda: si conta un +5,9 % provinciale rispetto al +0,2% regionale.
"I dati sull’andamento dell’anagrafe delle imprese, soprattutto a livello generale - commenta la presidente Loretta Credaro -, fanno intravedere una inversione di tendenza, con un rilancio delle nuove iscrizioni e con la tenuta delle cessazioni. Continueremo ad osservare l’evoluzione dei dati nei prossimi trimestri, in uno scenario che presenta non poche incognite, in particolare rispetto alla situazione sanitaria ma anche al trend dei prezzi dell’energia e delle materie prime e, non ultimo, ai regimi pubblici di sostegno".