SARA BALDINI
Cronaca

Travolto da un’atleta sulla pista in Valmalenco, lo sciatore gentiluomo: “Non incolpo nessuno”. Ma sui social gogna agli agonisti

Stefano Gandini, commercialista di Cinisello Balsamo, è rimasto vittima di un brutto incidente sulla neve

Sococrso alpino in azione in montagna sulla neve

Sococrso alpino in azione in montagna sulla neve

Chiesa Valmalenco (Sondrio) – “Senz’altro a dicembre sarò nuovamente pronto per il 61° anno di sci nella nostra Valmalenco”. La chiama “nostra” proprio perché Stefano Gandini, commercialista di Cinisello Balsamo, se fosse sposato con la Valle del Mallero, starebbe ormai a festeggiare le nozze di diamante. Gandini sabato scorso è stato vittima di un brutto incidente sulla neve, lungo la pista Nana e proprio per rassicurare le decine di persone che hanno assistito sgomente ai soccorsi ha scritto un lungo post di ringraziamento sul proprio profilo Facebook, poi condiviso sul gruppo “Sei della Valmalenco se…”.

“Dopo 60 anni di attività sciistica anche a livello agonistico, è il primo infortunio che subisco. Sono stato centrato da dietro da una giovane sciatrice agonista che arrivava a velocità sostenuta e non si è resa conto che sotto il cambio di pendenza, in un angolo per lei cieco, c’ero io. Un impatto fortissimo alla mia schiena, con conseguente caduta, rottura dell’omero del braccio sinistro e il braccio che si è girato su se stesso” scrive il commercialista ripercorrendo quei momenti.

“Nella sfortuna dell’evento ho avuto il piacere di verificare l’ottima efficienza, professionalità e simpatia di tutti i miei soccorritori – continua Gandini - Per posizionarmi nella barella, visto la pendenza, la Polizia di Stato ha dovuto scavare nella neve una porzione di piano. A questo punto è iniziato il recupero con verricello e successivo trasporto in elicottero dalla pista a Sondrio”. Ora Gandini attende di essere operato in un ospedale milanese, dove gli saranno applicate due viti per tenere unito l’osso. Nel suo post di ringraziamento, da vero signore (e da “alpino che non ha paura”, sottolinea), nessun cenno polemico alla spericolatezza della ragazzina che lo ha travolto. “Non mi sento di colpevolizzare la giovane agonista: senz’altro da sabato scorso avrà imparato ad aumentare l’attenzione quando scia veloce”. Troppo buono, il signor Gandini.

Dopo la comparsa del suo post, ci ha pensato chi l’ha letto - alcuni anche testimoni oculari dell’incidente di sabato – a commentare, anche in modo pesante. Sotto accusa, in primis, gli agonisti che scendono a velocità folli lungo tracciati non dedicati esclusivamente ai loro allenamenti e in giorni, come quelli del fine settimana, dove non basta essere esperti per sentirsi invincibili ed evitare scontri con la moltitudine di sciatori, esperti e no, che popolano le piste. Molta, poi, la preoccupazione di chi ha figli piccoli.