Teglio (Sondrio), 10 settembre 2018 - Prima un abbraccio alla mamma, alla quale, in qualche modo, la loro impresa è stata dedicata e che per quattro mesi li ha seguiti solo attraverso il blog e la pagina Facebook. Poi un bacio alle fidanzate e un vero e proprio bagno di folla tra i tanti amici e follower che li stavano aspettando a Genova, diversi arrivati direttamente dalla Valtellina per rendere omaggio ai due giovani.
Ieri nel primo pomeriggio sono arrivati nel capoluogo ligure con il loro ormai inseprabile kayak Giulio e Lorenzo Valli, 25 e 16 anni, di Teglio, che negli ultimi quattro mesi hanno circumnavigato l’Italia, partendo da Venezia il 21 maggio scorso. Ben 110 giorni di remi e camper, oltre 300 chilometri di coste italiane a bordo di un piccolo kayak, un sogno che si è trasformato in realtà e che tantissimi giovani hanno seguito attarverso il blog di Giulio: www.mammavado.in/kayak. È stato lui, da poco laureato in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Milano e appassionato di viaggi e avventure (ha fatto volontariato in Perù, uno stage in Cina e la tesi in Africa) a pensare l’impresa, coinvolgendo il fratello Lorenzo, 16 anni appena, e trovando tanti sponsor valtellinesi che hanno appoggiato il progetto (tra tutti Val.Carri, Ghe.Ba.Gas e Latteria di Chiuro, oltre a Ozone Kayak che ha fornito il materiale tecnico per mettere i due giovani in mare). «L’enorme vantaggio di essere fratelli in questo caso sta nell’avere una sola mamma preoccupata da gestire», ha scherzato anche ieri all’arrivo Giulio, proprio dopo aver abbracciato la mamma sollevata dal ritorno dei figli dopo 110 giorni, dieci in meno di quanto avevano pensato di impiegare. Oltre al kayak, inseparabile amico è stato un camper che hanno condiviso con amici incontrati lungo il viaggio e che ne hanno fatto un pezzetto con loro. Tante tappe tra Venezia e Genova, ben 103, alla scoperta di luoghi e persone che porteranno sempre con loro.
«Come diceva Forrest Gump: sono un po’ stanchino», le prime parole che ha detto Giulio all’arrivo a Genova, dove ad attenderli c’erano anche rappresentanti del Comune di Teglio. «Da un punto di vista professionale l’idea di circumnavigare l’Italia remando mi è stata da molti indicata come una perdita di tempo: “I tuoi coetanei lavorano, ora sei ingegnere e dovresti fare lo stesso” – ha spiegato il 25enne –. In molti considerano questa insolita decisione di mettersi in viaggio attorno all’Italia una vacanza, una scelta dettata dalla volontà di fuggire, ancora per qualche mese, all’incombente vita lavorativa. Ma ci sono voluti nove mesi per organizzare tutto questo, una buona ostinazione e tanto impegno. Questo progetto è stato per me come un master, un corso intensivo o una full immersion che dir si voglia». Tra le tante foto postate in questi quattro mesi, la più bella è certamente quella che ritrae Lorenzo sulle spalle del fratello maggiore, proprio come faceva quando era bambino (foto in basso). L’hanno scattata il giorno prima dell’arrivo a Genova. «La Liguria è splendida, giuro. Però gli applausi li vorrei tutti per la formica che ho sulle spalle. Il resto può aspettare. Grazie fratello», il commento che accompagna la commovente immagine.