REDAZIONE SONDRIO

La bonifica dello Spöl è oltreconfine

Il risanamento del tratto inquinato dello Spöl in territorio svizzero, vicino a Livigno, inizierà nel 2026. L'intervento è stato approvato per eliminare la contaminazione da PCB, sostanze inquinanti persistenti. L'importanza del fiume Spöl e del Lago del Gallo per Livigno rende positivo il lavoro di bonifica.

La bonifica dello Spöl è oltreconfine

LIVIGNO

Il risanamento di un tratto dello Spöl, sul territorio svizzero, incomincerà nel 2026. Pur non interessando direttamente Livigno (i lavori sono sul suolo elvetico), è chiaro che nell’ottica più ampia di un ambiente ecologicamente "sano" e, considerando l’importanza del Lago del Gallo e dello Spöl per Livigno, questi lavori non possono che far piacere anche ai livignaschi.

Il Cantone dei Grigioni ha approvato l’accordo presentato dal Parco Nazionale Svizzero, dalle centrali elettriche dell’Engadina e da tre associazioni ambientaliste per il risanamento di un tratto del fiume Spol contaminato da PCB (PoliCloroBifenili), sostanze chimiche oggi riconosciute a livello internazionale tra gli inquinanti organici più persistenti nell’ambiente.

Lo Spöl è un torrente che nasce in val Ursera, vicino alla Forcola di Livigno, costeggia la località dell’alta Valtellina e si immette nel Lago del Gallo. All’uscita dal lago, nei pressi della diga, entra nel territorio elvetico confluendo poi a Zernez da destra nell’Inn, uno degli affluenti del Danubio. L’inquinamento è avvenuto tutto sul territorio svizzero, "a causa di una perdita di fini particelle di vernice antiruggine penetrate all’interno della parete della diga e da lì nel fiume Spöl nel Parco Nazionale Svizzero, nella sigillatura del cantiere – così come riporta il comunicato della EKW (società idroelettrica svizzera che gestisce la diga del Gallo) –. Nel settembre 2016 la EKW aveva fatto eseguire da un’impresa specializzata dei lavori di protezione dalla corrosione sulla diga del Punt dal Gall sopra Zernez. Durante questi lavori, eseguiti da una ditta terza, è avvenuta questa perdita". Il bacino di calma lungo 60 m., sotto la parete della diga, particolarmente contaminato da PCB, è stato risanato nel 2017.