Livigno (Sondrio) – Maurizio Bormolini non vede l’ora di poter disputare le olimpiadi in casa. Da protagonista assoluto. E in questo caso per il trentenne specialista dello snowboard, grande interprete sia del Psl (Slalom parallelo) che del Pgs (Slalom Gigante parallelo), casa non è un modo di dire perché Mauri è di Livigno e proprio qui sulle “sue“ piste tra un anno e mezzo si disputeranno le prove olimpiche di snowboard e freestyle (peraltro fa parte del Livigno team, cioè di quegli atleti supportati direttamente da Livigno). Non dovrà nemmeno prendere la macchina per andare sulla pista, in corso di costruzione al Mottolino, e calarsi a tutta velocità per provare a spazzare via la concorrenza e a centrare una medaglia olimpica. L’obiettivo è alto, Bormolini d’altronde nelle ultime due stagioni si è piazzato secondo, a una manciata di punti dal leader, e terzo nella classifica di Coppa del Mondo. Sono appena terminate le Olimpiadi estive di Parigi, con l’Italia che ha chiuso al 10 posto nel medagliere, con 11 ori, 13 argenti e 15 bronzi, ed ora l’ideale testimone passa agli atleti delle Olimpiadi invernali, in programma a Milano Cortina 2026.
Ha seguito le Olimpiadi parigine? Chi l’ha emozionata?
"Si, ho visto alcune gare ma non sono riuscito a seguirle tantissimo. Sono riuscito però a vedere la vittoria dello storico oro della nazionale di pallavolo femminile. Devo dire che sono state impressionanti, hanno mostrato determinazione, sapevano di essere forti e l’hanno dimostrato. Fantastiche, sono state un bell’esempio per tutti…".
Le prossime saranno le Olimpiadi di casa. Che sapore avranno?
"Le Olimpiadi rappresentano il massimo per ogni atleta. Dopo 2 stagioni di altissimo livello, il mio primo obiettivo è quello di qualificarmi per le Olimpiadi nella “mia“ Livigno. E se dovessi riuscire ad arrivare in condizione, come spero e penso, allora posso centrare qualcosa di importante. Cosa? Beh, non mi nascondo, il sogno è quello di salire sul podio olimpico. È un obiettivo. E se succedesse in casa… sarebbe eccezionale. Di anno in anno ho raggiunto sempre maggior consapevolezza dei miei mezzi, sono al top anche in questo senso".
Su una pista… in costruzione.
"Speriamo riescano a terminarla a breve, così da poterla testare prima dell’evento, sarebbe un piccolo-grande vantaggio. E su questa neve livignasca, più “secca“ rispetto ad altre parti e che dà molto grip, una neve che conosco benissimo avendo sempre sciato qui fin da bambino… ne vedremo delle belle".
Prima delle Olimpiadi c’è ancora un anno e mezzo. Ora testa alla Coppa del Mondo. Con quali obiettivi?
"Mi sto preparando al meglio, mi sono operato a un ginocchio (una pulizia del menisco ndr), non sono ancora al 100% ma riesco ad allenarmi bene e quindi mi presenterò al via con grandi ambizioni. E poi a fine stagione ci sono i mondiali di Sankt Moritz. E così sarà anche l’anno prossimo, perché se fai bene in Coppa del Mondo poi alle Olimpiadi arrivi con una carica e una convinzione incredibili…". Quel che serve per centrare l’impresa.