FULVIO D’ERI
Cronaca

La nuova mela da Olimpiadi. Sostenibile e più forte dei funghi: "Pronta a conquistare i mercati"

In attesa di avere un nome è stata chiamata “Rossana“. I coordinatori del progetto: questa varietà è molto resistente alla tichiolatura, il principale nemico della pianta.

La nuova mela da Olimpiadi. Sostenibile e più forte dei funghi: "Pronta a conquistare i mercati"

Una mela dolce, aromatica, succosa, dal sapore antico e da lanciare in occasione delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026 ma soprattutto una varietà altamente sostenibile e… tipicamente valtellinese. La "mela olimpica" si chiama Rosata (il nome è temporaneo in attesa di quello definitivo di lancio) ed è il frutto di un progetto che vede in campo la fondazione Fojanini, l’università di Bologna e Regione Lombardia. "I punti di forza di questa iniziativa, stanno proprio nella qualità della mela: "si tratta infatti di una varietà resistente alla ticchiolatura, principale patogeno del melo, e ad alcuni fitofagi, ponendo così una maggiore attenzione all’ambiente, ai consumatori e agli operatori – dice Sonia Mancini, coordinatore tecnico scientifico della Fondazione Fojanini –. Inoltre, si tratta di un progetto di filiera che parte da una condivisione delle aziende agricole valtellinesi che le vede coinvolte come protagoniste in un progetto di territorio unico, con Regione Lombardia e Università di Bologna". Il progetto parte da lontano, la mela Rosata è già stata prodotta. Nelle scorse settimane la mela olimpica è stata fatta assaggiare in alcuni punti vendita, per capire quale sia il gradimento dei potenziali fruitori.

"I primi impianti sono stati realizzati nel 2022, con qualche prova sperimentale nel 2020, e vedono attualmente coinvolte 16 aziende, oltre ad altre interessate a partecipare. Inoltre, nell’ambito di un progetto Gal, è stato messo a dimora circa un ettaro di frutteto con questa varietà che verrà coltivata secondo i dettami di un’agricoltura tecnologicamente moderna". Il progetto sta proseguendo, anche se alcune attività sono ancora in corso e verranno condivise nelle prossime settimane con le aziende e i soggetti coinvolti. "Dalle ricerche di mercato e dalle prove di degustazione che stiamo portando avanti, con la collaborazione del Politecnico di Milano, la mela viene molto apprezzata dai consumatori sia per le particolari tonalità di colore che per le qualità organolettiche dei frutti; questo, unito al fatto che è una mela sostenibile e di territorio, rende il tutto particolarmente gradito". Una nuova e gustosa mela, made in Valtellina, è quindi pronta a sbarcare sul mercato.