Tirano (Sondrio) - Le Olimpiadi di Milano Cortina 2026 si avvicinano. Il tempo stringe e le opere da terminare sono tante. Alcune procedono di buona lena, per altre, in primis la tangenziale di Tirano, invece si prevede il termine dei lavori dopo il 2026. Una notizia apparsa nei giorni scorsi ma che non rappresenta di certo una novità perché il termine dei lavori sul contratto è quello del 2027. Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana assicura però che farà di tutto per far sì di riuscire ad inaugurare l’opera per il 2026.
"Quella della tangenziale di Tirano è una finta novità – dice il presidente Fontana -, si sapeva che sul contratto era prevista la scadenza al 2027. Stiamo comunque lavorando affinché l’opera possa essere terminata prima dell’evento olimpico perché ci rendiamo conto della sua importanza e utilità. Stiamo interloquendo con la società incaricata dei lavori per cercare di anticipare la conclusione degli stessi. Abbiamo parlato anche con il ministro Salvini che ci ha garantito che ci darà una mano in tal senso". E la situazione delle altre opere e infrastrutture in ottica Milano Cortina? "A livello di opere regionali, sono tutte in linea e stanno procedendo senza nessun problema. Per quelle invece gestite direttamente dalla Spa costituita dal governo c’è stato un problema a monte. Infatti questa Spa è stata costituita un po’ in ritardo… e quindi è partita con qualche ritardo ma vedo che sta recuperando. Mi sembra che l’ad Sant’Andrea stia facendo un lavoro eccellente per far in modo che le opere si concludono prima del via delle Olimpiadi". La Regione è al fianco per questi eventi. "Sì, certo. Ma anche a fianco delle montagne perché la nascita e l’istituzione dell’assessorato alla Montagna è stata azzeccata. L’assessore Sertori ha lavorato in maniera efficace ed efficiente facendo e portando tanto ai territori montani per rilanciarle in pieno. C’è stata tanta attenzione verso le montagne lombarde come non mai nella storia".
La discesa è un evento unico e importantissimo per la promozione turistica dell’alta Valtellina in primis ma di tutta la provincia di Sondrio e, in generale, dell’intera Regione Lombardia. "Per Bormio e per la Lombardia questa discesa rappresenta la storia. Questa è la discesa libera forse più tecnica, bella e impegnativa del circuito mondiale. Tutti gli atleti amano misurarsi su questa pista, è un evento che si ripeterà anche in futuro. In questo caso la gara è stata anche un piccolo avvicinamento alle Olimpiadi, una piccola preparazione alla grande organizzazione necessaria per il 2026. Tutto quello che succede in questi giorni dovrà essere analizzato per capire se e dove intervenire. Se c’è da effettuare qualche cambiamento, perché qui nel 2026 arriveranno molti più atleti".