Tirano (Sondrio) – Il gruppo Rinnova Tirano non ci sta e, in merito ad alcune dichiarazioni anche in Consiglio comunale in merito alla tangenziale della cittadina aduana, replica al sindaco Stefania Stoppani e all’assessore ai Lavori pubblici Simon Pietro Angelone. E si dice addirittura sconcertato da quanto dichiarato dalla nuova amministrazione. "La tangenziale è un’opera tanto attesa dalla cittadinanza, non solo per la sua importanza strategica per la viabilità provinciale, ma anche per l’impatto positivo che avrà sulla qualità della vita dei tiranesi, in termini di maggior salubrità e vivibilità dell’ambiente urbano – dicono dal gruppo di minoranza Rinnova Tirano -. Quanto dichiarato dai rappresentanti dell’attuale amministrazione desta sconcerto e preoccupazione: definire il tracciato della tangenziale e le scelte tecniche "una pazzia" o addirittura "una bestemmia tecnica" non solo svilisce il lavoro accurato di progettazione condotto negli anni da molti tecnici esperti in materia di grandi opere viabilistiche, con procedure trasparenti e partecipate, ma rischia anche di minare la fiducia dei cittadini in un’opera tanto attesa ormai vicina alla sua realizzazione. Fare queste affermazioni, con tono arrogante e accusatorio, proprio da parte dell’amministrazione della città che maggiormente godrà dei vantaggi di quest’opera, è irresponsabile e rischia di generare incertezze inutili". Come ha ricordato l’ex sindaco Spada nella sua replica, nel 2015 il progetto è stato esposto al pubblico per 8 mesi: "Nessuna osservazione scritta risulta agli atti da parte dell’ingegner Angelone, oggi assessore. Dunque le odierne affermazioni dell’assessore Angelone sono quanto meno fuori tempo massimo".
CronacaLa nuova tangenziale divide: la bocciatura del progetto non piace alla minoranza