ROBECCHETTO (Milano)
Esattamente cento anni fa a Verona una famiglia di origini pugliesi ha stretto in braccio il suo bambino, Walter Michele Armando Annicchiarico, per tutti Walter Chiari. Cabarettista, attore e conduttore televisivo è stato un volto-simbolo del varietà televisivo. Un grande artista eclettico che in questi giorni viene ricordato in diverse località, da Andria dove era nata sua madre fino a Milano, sua città d’adozione nella quale è morto a 67 anni, il 20 dicembre 1991. Scanzonato (era stato licenziato dalla banca in cui era impiegato perché sorpreso a imitare Adolf Hitler), sportivo (pugile, tennista, nuotatore, perfino campione di bocce) per oltre dieci anni è stato uno sperimentatore sul piccolo schermo e ha girato 112 film dal 1946 fino al 1990. Proprio in uno studio televisivo, nel 1970, è stato raggiunto dalla polizia con l’accusa di detenzione e spaccio di droga.
Portato in carcere c’è rimasto per 98 giorni finché non è stato assolto dall’accusa di spaccio e condannato con la condizionale per uso di stupefacenti. Anni dopo ha ammesso di aver fatto uso di cocaina, anche se non ne era stato dipendente e non aveva mai spacciato. Per dieci anni la Rai gli ha chiuso tutte le porte e l’opinione pubblica sembrava non perdonargli una vita fuori dalle regole. Quando le cose sembravano tornare a girare per il verso giusto, era il 1985, lo stesso pentito che accusava Enzo Tortora, ha puntato il dito contro Walter Chiari accusandolo di commerciare cocaina. Assolto, ne è uscito distrutto fino ad essere colpito da un infarto.
Ieri la Rai gli ha reso omaggio dedicandogli la giornata di programmazione e domani alle 16,30 (ingresso libero con prenotazione obbligatoria via whatsapp al 3921984782 a Franca) sarà ricordato anche alla Cascina del Guado, spazio culturale e laboratorio artistico sulle rive del Naviglio Grande, nell’Ovest Milanese, nell’ambito della rassegna di arte e cultura “L’arte è il nostro spettacolo“.
A tratteggiare la figura di Walter Chiari saranno Tatti Sanguineti, critico cinematografico, giornalista e autore televisivo e Franco Melis ricercatore e catalogatore che collaborando con il critico ha realizzato due documentari, un libro, un programma tv. Presenta e modera Francesco Oppi. "Vogliamo ricordare una personalità non affine a gruppi – ha sottolineato Oppi –, un uomo dalle idee libere che può anche aver sbagliato come capita a tutti, ma che è stato messo sugli scudi.
La sua vicenda giudiziaria non è stata trattata nel modo giusto. Cercheremo di approfondire tutti questi aspetti attraverso i relatori, mentre sul monitor sarà proiettato un video-documentario con alcuni spezzoni dei lavori di Walter Chiari". L’intero pomeriggio sarà registrato e caricato su Youtube per chi non potrà essere presente all’incontro-ricordo di Robecchetto con Induno.