MICHELE PUSTERLA
Cronaca

Lanzada, Veronica Malini e Rosa Corallo disperse: le due amiche inghiottite dal torrente per salvare il cane

Le donne cadute nelle acque gelide del Fellaria a 2.500 metri di quota. Il testimone: l’animale annaspava e si sono tuffate per recuperarlo. I vigili del fuoco: "I corpi potrebbero essere stati trascinati nella diga"

Lanzada, Veronica Malini e Rosa Corallo disperse: le due amiche inghiottite dal torrente per salvare il cane

Lanzada (Sondrio), 24 agosto 2023 –  Un’escursione tra le maestose vette della Valmalenco, non troppo lontano dalle piste da sci del comprensorio del Palù d’inverno prese d’assalto dagli appassionati, finita in tragedia. Due donne – in quel momento con un accompagnatore conoscitore della montagna – inghiottite dalle acque gelide del torrentello che si è scavato l’alveo ai piedi di una lingua del ghiacciaio Fellaria, prima di immettersi, poche centinaia di metri più a valle, in un invaso artificiale, la diga di Gera, di quelli realizzati tanti anni fa nel pieno boom economico dalle società produttrici di energia idroelettrica.

All’altezza di un ponticello, uno dei tanti disseminati nella zona alpina, in territorio comunale di Lanzada, il loro cane è entrato in acqua, forse per vincere la calura presente ieri anche in alta quota, annaspava, non riusciva più a guadagnare la riva. E loro – le due donne che nei protocolli al momento risultano ancora disperse – a 2.500 metri di quota si sono, a loro volta, tuffate, per cercare di salvare l’animale, venendo però trascinate dalla corrente impetuosa. Non sono, tuttavia, più riemerse. Un gesto eroico che quasi sicuramente è costato la vita alle due amiche lombarde.

Uno zainetto a riva, con i documenti, e la testimonianza dell’accompagnatore ha permesso, poco più tardi, di risalire alla loro identità: si tratterebbe di Rosa Corallo e Veronica Malini, entrambe sui 50 anni, residenti a Lecco, molto conosciute nel capoluogo manzoniano. Tanti i messaggi di vicinanza alle famiglie quando sui social ha cominciato a diffondersi la tragica notizia del drammatico incidente.

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Sul posto, dal momento dell’allarme, lavorano senza sosta decine di uomini fra militari del Sagf-Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Sondrio, Vigili del fuoco dal capoluogo valtellinese, esperti giunti da Torino, volontari del Soccorso Alpino della VII Delegazione di Valtellina e Valchiavenna. All’opera c’è un’autentica task-force. E anche un elicottero del Reparto Volo dei Vf di Torino ha sorovolato a lungo l’area, nella speranza di un individuare una traccia che portasse alle due donne.

“Ma le due disperse non si trovano, una delle due forse è scivolata nel tentativo di afferrare il cane e l’altra vi è caduta nell’aiutarla – spiega l’ingegner Elvio Porcedda, comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Sondrio –. L’acqua è intorpidita per i detriti. La portata dell’acqua, nelle ore pomeridiane, inoltre, sale notevolmente, rendendo ancora più difficoltose le operazioni di ricerca. I loro corpi, nel frattempo, potrebbero essere stati trascinati nella diga. Le ricerche sono state sospese in serata. Oggi arrivano da Torino o Milano nostri esperti dotati di equipaggiamento e dotazioni speciali per potere scandagliare, in sicurezza, le acque della diga. Il timore, infatti, è che la violenza delle acque le abbia spinte nel bacino".

Rosa Corallo e Veronica Malini, entrambe sui 50 anni, entrambe residenti a Lecco, durante una gita
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Amiche del cuore Veronica e Rosa, Rosy per gli amici, amavano postare sui social i video delle tante gite insieme con l’inseparabile cane, un Breton di Rosy, e l’ultimo video postato, a giugno, è stato fatto a Dolceacqua, pittoresco borgo ligure in provincia di Imperia: tante anche le foto che le ritraevano sorridenti insieme. Manini era la responsabile pedagogica di una scuola di lingue (Helen Doron Lecco) e di un asilo bilingue, il Maminondo sempre in città. Lascia nel dolore tre figli.

Un mese e mezzo fa, ossia a metà luglio, un cane aveva perso la vita nello stesso punto, all’altezza del ponticello lungo il sentiero glaciologico Luigi Marson, quello percorso dalle lecchesi, forse con un gruppo di amici, e non è stato certo il primo: sono almeno cinque gli animali risucchiati dalle acque negli ultimi due anni, in molti casi le carcasse delle povere bestie non sono mai state ritrovate. Il problema, quindi, è stato posto all’attenzione, anche di recente, del sindaco di Lanzada, Cristian Nana, che ha, da parte sua, chiesto un intervento alla presidentessa del Cai Valmalenco, Arianna Dell’Agostino. "Proprio prima del ponte – spiega il primo cittadino – sono stati posizionati diversi cartelli che invitano a tenere al guinzaglio i cani. Altri interventi non si possono fare".