
di Michele Pusterla
Il Caffè Nazionale, in via Caimi, è uno dei locali “storici” di Sondrio dalla fine degli anni 80, un bar come tanti, con lo stesso tipo di clientela, le stesse peculiarietà di tanti altri bar. Nel 1993 cambiò gestione e alla nuova arrivò un ragazzo (lo è anche oggi…) che con tempo, pazienza, affabilità, ma soprattutto con tanta professionalità cominciò a conquistare i vecchi clienti e ad acquisirne di nuovi; il suo modo di fare piaceva. Iniziarono a formarsi “comitive” di clienti che si davano appuntamento dal Baldo per la colazione, il caffè, l’aperitivo prima di pranzo o di cena, spesso sfogliando e commentando le notizie de “Il Giorno”. Daniele Baldini è entrato, con il passare del tempo, nel cuore delle persone. Pian piano darsi appuntamento dal Baldo non fu più il semplice prendersi un caffè o un drink, ma divenne qualcosa di più, essere accolti dal suo sorriso, da quel facciotto sornione, accattivante, amichevole, ma soprattutto sincero. I clienti affezionati crescono sempre di più e il Caffè Nazionale, anzi “da Baldo”, diventerà per tanti molto più di un semplice bar, ossia un posto di ritrovo cordiale, quasi familiare.
"Daniele hai riunito intorno a te, magari senza neanche volerlo, una quantità di persone che non veniva solo per un caffè o una birra, quelli li bevi ovunque, ma a quelle mescite tu hai aggiunto un qualcosa che è difficile da spiegare e che deriva unicamente da te. Ti sei fatto apprezzare e voler bene Baldo, non solo come esercente, ma come quello che col “calice” ti portava una parte di se stesso; quella stessa parte che oggi tantissimi tuoi clienti non troveranno più, almeno non al Caffè Nazionale.
Dopo un trentennio la città perde uno dei ritrovi più intimi e familiari che abbia mai avuto; dal Baldo ci si trovava non solo per consumare, ma per scambiare idee, di qualsiasi tipo, con una persona in grado di confrontarsi su qualunque argomento e con la quale era molto difficile annoiarsi. Grazie Baldo per aver fatto diventare quel locale un piccolo angolo di casa per molti. In questi anni molta gente si è affezionata a te, e molto. Venivano in molti solo perché lì c’eri tu. A quelle persone mancherà il Caffè Nazionale, mancherà il Baldo, mancherai tu con la tua simpatia, cordialità, affabilità. E chissà se ti sei accorto: negli anni ti sei creato moltissimi estimatori, ma anche numerosi amici, di quelli veri, sinceri", dicono oggi i tanti clienti-amici dispiaciauti per la chiusura. "Se, quando e come il locale riprirà un giorno nulla potrà far dimenticare le “serate dal Baldo”, e di questo non si può che ringraziarti Daniele. Venire nel tuo locale ha arricchito di umanità molti di noi", concludono.