REDAZIONE SONDRIO

Lavori alla diga del lago Truzzo. Valvole e tubazioni nuove trasportate dagli elicotteri

I materiali arrivati in quota saranno installati a gennaio durante la magra

I materiali arrivati in quota saranno installati a gennaio durante la magra

I materiali arrivati in quota saranno installati a gennaio durante la magra

La società A2A investe nei lavori di sicurezza della diga del lago Truzzo. Prenderanno il via a breve, non appena le condizioni meteo lo consentiranno, i lavori di ammodernamento da parte di A2A della diga sul lago Truzzo, un’opera strategica nella Valle del Drogo, una laterale della Valchiavenna, situata a oltre duemila metri di quota. L’obiettivo del gruppo è continuare a garantire la piena funzionalità ed efficienza dell’infrastruttura, che da quasi un secolo fornisce energia al territorio e che ha bisogno di questi lavori per essere più efficiente. Gli interventi riguardano in particolare la sostituzione delle valvole e delle tubazioni, elementi cruciali per la regolazione del flusso idrico. La complessità dell’operazione, per le difficoltà logistiche date dall’accesso limitato alla zona e dalle rigide condizioni climatiche, è gestita da A2A grazie a un’attenta pianificazione dei lavori e all’impiego di tecnologie avanzate.

La movimentazione dei materiali e delle attrezzature è stata infatti resa possibile dall’uso di mezzi specializzati, come elicotteri dall’elevata potenzialità di carico, per trasportare in vetta le componenti necessarie. Nei giorni scorsi sono stati trasportati in quota i primi pezzi del nuovo nodo idraulico. I nuovi manufatti saranno installati a partire da gennaio, durante il periodo di magra invernale, con lago artificiale ai minimi livelli, consentendo di operare in asciutta sull’opera di presa e sullo scarico di fondo della diga.

Oltre al particolare cantiere in quota nel bacino del Truzzo, in alta Valle del Drogo, anche la sottostante centrale di San Bernardo sarà interessata da revisioni e manutenzioni straordinarie: tutti i lavori procederanno in parallelo con un continuo monitoraggio della sicurezza, affinché l’impianto possa proseguire a generare energia rinnovabile programmabile per il Paese.

Fulvio D’Eri