Le Olimpiadi invernali allargano gli orizzonti

Le Olimpiadi Invernali del 2026 promettono benefici per Sondrio e la Valtellina, con progetti di sviluppo turistico e infrastrutturale a Bormio e Livigno.

Le Olimpiadi invernali allargano gli orizzonti

Le Olimpiadi invernali allargano gli orizzonti

Le Olimpiadi Invernali del 2026, se ben sfruttate, potranno portare effetti benefici alle località interessate dagli eventi, in primis, ma anche per tutta la Valtellina. Nel periodo olimpico l’immagine dell’Alta Valle, di Bormio e Livigno, ma anche delle eccellenze della provincia di Sondrio saranno proiettate in tutto il mondo per un evento globale come pochi… Ma cosa si aspettano da questo grande evento le due località dell’Alta Valtellina, luogo in cui si consegnerà il maggior numero di medaglie? L’abbiamo chiesto ai due assessori allo sport, Samanta Antonioli di Bormio e Marina Claoti di Livigno.

"Sicuramente ci aspettiamo un incremento della visibilità e quindi di presenze di turisti sia nel corso dell’evento sia nel post Olimpiadi – dice Antonioli –. Ci sono però già dei segnali importanti. Questa estate, per esempio, il Palaghiaccio, casa dello short track italiano, ha ospitato anche gli allenamenti delle nazionali di short track di Cina (è rimasta un mese, ndr), Olanda, Francia e Ungheria. E nei prossimi mesi avremo sicuramente altre squadre ad allenarsi. Vogliamo andare ad esplorare altri mercati, europei in primis. Stiamo lavorando con viaggi stampa mirati. A marzo 2026 avremo un meeting al quale parteciperanno i corrispettivi del Coni italiano di 75 paesi…".

Anche Livigno crede molto nell’evento a cinque cerchi per implementare i numeri del comparto turistico. "Coi fondi arrivati grazie alle Olimpiadi stiamo programmando la Livigno del futuro – dice Marina Claoti –, con opere mirate e importanti che senza quei soldi non si sarebbero potute costruire: parliamo per esempio della messa in sicurezza della strada della Forcola, della cabina primaria potenziata, della ristrutturazione della casa della sanità, del parcheggio della Marangona che restituirà la piana di Livigno agli agricoltori (verranno tolti i parcheggi in superficie, ndr), i due bacini imbriferi (uno al Mottolino e uno al Carosello 3000) per permettere di convogliare l’acqua e poter poi iniziare la stagione invernale a dicembre la stagione. E poi gli appartamenti uso foresteria in Aquagranda, per i cittadini meno fortunati. Nonché l’impianto che permetterà di collegare i due versanti sciistici. La nostra visione prevede servizi di livello per i cittadini che poi vuol dire anche servizi di livello per i turisti. Ci aspettiamo tanta gente a Livigno, di incrementare i mercati turistici e ampliare gli orizzonti. Ora gli ospiti sanno che Livigno ospiterà prove olimpiche, lo si percepisce parlando con loro. E la scelta di ospitare prove di freestyle, che rappresenta la tradizione per Livigno, e snowboard, specialità "nuova" e "giovane", non è casuale. Così facendo vogliamo andare ad intercettare turisti provenienti da Nord America, Usa e Canada, e dall’Asia dove queste discipline sono assai praticate…".

Fulvio D’Eri