FULVIO D'ERI
Cronaca

Livigno: i “Ragazzi On the Road” scrivono una lettera al presidente Mattarella

Dopo il saluto di fine anno che ha toccato il tema incidenti i giovani dell’Alta Valtellina vogliono illustrare al capo dello Stato il progetto e le esperienze

I trenta giovani protagonisti dell’edizione 2022 di Ragazzi on the Road

I trenta giovani protagonisti dell’edizione 2022 di Ragazzi on the Road

Livigno - “On the Road” ha fatto di nuovo centro e a Bormio e Livigno si pensa già alla prossima edizione. Il progetto, promosso dall’associazione socio educativa Ragazzi On the Road, prevede che un gruppo di giovani affianchi per un determinato periodo forze dell’ordine, istituzioni, Polizia locale e associazioni aderenti con l’obiettivo di capire quali siano i comportamenti adeguati per prevenire situazioni tragiche sulle strade ma anche sulle piste da sci.

I trenta giovani protagonisti dell’edizione 2022 di Ragazzi on The Road si sono ritrovati al Castello Alberti di Bormio per una giornata conclusiva nella quale hanno potuto raccontare le loro esperienze. Nel discorso di fine anno anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva esortato i giovani a mantenere comportamenti adeguati quando sono al volante perché "quando guidate avete nelle vostre mani la vostra vita e quella degli altri. Non distruggetela per un momento di imprudenza". Parole che hanno riecheggiato nel corso della conferenza stampa di Bormio, richiamate dagli stessi ragazzi che hanno accolto, fatto loro e applaudito il messaggio di Mattarella al quale hanno deciso di scrivere per raccontare la loro esperienza "On the Road".

Riportiamo alcuni stralci delle testimonianze dei ragazzi. "Quando ho sentito le parole del Presidente Mattarella mi è subito venuto in mente il progetto 'On the Road' a cui stavo prendendo parte - dice Simone, 18 anni, di Bormio - Secondo me questa iniziativa è stata molto educativa e formativa. Mi sono già messo in contatto con i rappresentanti di Istituto per cercare di proporre un’assemblea che possa promuovere quest’iniziativa per cercare di coinvolgere più compagni possibili. Questi giorni mi hanno aiutato a cambiare il punto di vista sul lavoro delle Forze dell’Ordine".

Elisa, 16 anni, di Livigno, ha aggiunto. "È la mia seconda partecipazione al progetto. Se la prima volta l’adesione mi è stata quasi imposta, questa volta ho scelto di prendere parte all’iniziativa volontariamente perché credo sia davvero utile per la consapevolezza di ogni ragazzo. Questa esperienza credo sia d’esempio per noi giovani perché comprendiamo la realtà in modo consapevole e le conseguenze del nostro agire. Credo debba essere estesa a tutti..". D’accordo anche Davide, 17 anni. "Ho capito che il lavoro delle Forze dell’Ordine non è facile e neanche brutto. Bisogna rispettarli per ciò che gli agenti fanno per la comunità". Per Matilda, 17 anni, le giornate On the Road "sono state esperienze importanti da vivere, che hanno approfondito la conoscenza del paese in cui vivo".