Livigno (Sondrio) – Archiviata l’ennesima giornata trionfale del “cannibale“ Tadej Pogačar e soprattutto la vittoria con lacrime di gioia del nostro campione, Filippo Ganna di nuovo in versione “top“ nella crono di Desenzano, oggi si torna sulle vette alpine. Finalmente.
Dove batte il grande cuore del ciclismo, dove leggende e tragedie sono i fili inestricabili per tessere i sogni, si sfideranno gli uomini di classifica. Lui, Pogačar, sembra fare gara a sé. Ma questo sport meraviglioso ci ha insegnato (gli ultimi due Tour persi da Pogačar, il dramma del “re pescatore“ Jonas Vingegaard che puntava al tris francese e invece si è schiantato in una stradina dei Paesi Baschi) che la crisi può essere sempre dietro l’angolo. Mai dire mai, per i rivali. Soprattutto al Giro, un sogno lungo tre settimane. E allora, vediamo cosa inventano quando le rampe diventano più dure, l’aria più rarefatta e le strade affollate dal popolo del ciclismo i vari Geraint Thomas, Dani Martinez, Ben O’Connor e Antonio Tiberi, solo per citare i più vicini in classifica allo sloveno, erede designato di Eddy Merckx.
Se non tenteranno di scalfire le certezze dello strafavorito tra Colle San Zeno, Mortirolo, Passo di Foscagno e Mottolino, il Giro sarà virtualmente finito e la maglia rosa non lascerà più le spalle di “Taddeo“. Prepariamoci allora al grande spettacolo della tappa più dura, da Manerba del Garda a Livigno, con l’epico arrivo al Mottolino, a quota 2.400 metri. L’atto finale di un’opera classica lunga 220 chilometri e con 5.200 metri di dislivello. La prima volta che il Giro d’Italia passò da queste parti fu nel 1972, con l’arrivo della tappa Parabiago-Livigno del 7 giugno, e con la partenza della Livigno-Passo dello Stelvio del giorno seguente. Altri tempi, resta la leggenda. Nell’anno domini 2024, prima, durante e dopo, il pubblico vivrà a 360 gradi la festa tra stand aperti, colori e gadget del Carovana Party, e l’anteprima del docufilm ‘Il settimo campione’ che racconta la storia di Vincenzo Nibali.
Dopo il giorno di riposo, domani, che appassionati e turisti potranno vivere appieno tra sport, eventi e il concerto della band The Kolors, martedì mattina la Carovana rosa ripartirà alla volta della Val Gardena. E la Cima Coppi, che in precedenza era lo Stelvio (cancellato con un tratto di penna per i troppi rischi del passaggio dei ciclisti), adesso diventa il Giogo di Santa Maria/Umbrailpass a quota 2.489 metri. Scenari comunque incantevoli, anche se “monchi“ dello Stelvio, monumento al ciclismo di ieri e di oggi. La nuova tappa prenderà il via dall’Aquagranda, attraversando San Rocco fino all’Hotel Amerikan e proseguendo dalla Freita in direzione Trepalle.
Nei giorni di permanenza a Livigno della corsa a tappe, i più curiosi potranno fare visita al MUS!, il museo etnografico situato in un’antica abitazione del borgo. Gli sportivi potranno sperimentare uno degli innumerevoli sentieri possibili tra bici da strada, gravel, mountain o e-bike. Chi si vuol risalassarsi potrà godersi qualche ora ad Aquagranda, uno dei centri acquatici più grandi in Europa, tra idromassaggi, saune e castelli di sabbia per i più piccoli. Insomma, mai come in questo caso vale lo slogan: ci sono eventi per tutti i gusti.