MANUELA MARZIANI
Cronaca

L’omaggio a Dario Fo. La fame di un giullare che diventa cannibale

Al Mastroianni di Pavia la rassegna “In Scena Veritas“ celebra il premio Nobel. Il suo erede, Matthias Martelli, porta sul palco uno show grottesco e surreale.

L’omaggio a Dario Fo. La fame di un giullare che diventa cannibale

Riparte al teatro Mastroianni il cartellone di “In scena veritas“, con la consueta abbinata tra le due rassegne Argini (per adulti) e Piccoli argini (per i più piccoli): sei spettacoli nel primo caso e cinque nel secondo, per un totale di undici appuntamenti di spessore, con alcune produzioni proprie e altre Compagnie ospiti. L’inaugurazione questa sera alle 21 quando tornerà Matthias Martelli con il “La fame dello Zanni“. Attore, autore e giullare, Martelli è unanimemente definito come l’erede di Dario Fo, che lo ha consacrato. Tra le più note giullarate di Dario Fo, è il racconto di una fame disperata, grottesca e smodata, che spinge lo Zanni a mangiare se stesso pur di saziare il suo irresistibile appetito. Il 12 novembre alle 21, sarà la volta di “Robe dell’altro mondo“. In scena la Carrozzeria Orfeo, compagnia abituata a calcare i teatri più prestigiosi.

Il primo spettacolo del 2024, il 20 gennaio, è affidato alla compagnia pavese della Mostiola, con il loro celebre "Bianco - La crociata dei bambini al tempo di Innocenzo III", spettacolo di Francesco Mastrandrea, Anna Montanari e Beppe Soggetti. Gli altri tre spettacoli della rassegna per adulti sono tre produzioni In Scena Veritas: "American Blues" il 17 febbraio (che presenta le atmosfere rarefatte di un’America lontana con lo sguardo rivolto a ciò che resta di un paese che ha perso il suo sogno), “Le avventure di Don Chisciotte e Sancho Panza“ il 23 marzo e “Fate casino“ il 13 aprile. Altrettanto interessante è la stagione dei “Piccoli Argini“ con i suoi cinque appuntamenti. Si parte il 15 ottobre con “Nonna mi racconti“, prodotta da Artemista con Maria Elisa Calderoni ed Elisa Pifferi. Sempre Artemista torna a San Martino il 19 novembre con "Sulle tracce dell’uomo", che porta in scena il modello di vita occidentale, giocando a interpretare un gruppo di animali i cui comportamenti ricordano molto quelli dell’uomo.

Il 21 gennaio sarà la volta di un amico dei bambini, quel Matteo Curatella cantastorie che inizia a raccontare, improvvisare rime e giocare con la sua immancabile fisarmonica. Il 18 febbraio i Fratelli Caproni porteranno "L’omino del pane e l’omino della mela": divertenti numeri di clownerie con i due protagonisti (Alessandro Larocca e Andrea Ruberti). “Piccoli Argini“ si chiuderà poi il 17 marzo con “La bianca, la blu e la rossa“, di e con Alice Bossi: tre clownesse in un’unica attrice che affronta un tema importante: raccontare ai più piccoli dell’incontro con qualcuno che è diverso da noi ma che forse, guardando bene, non è così diverso.