Risale al 2022 l’archiviazione del fascicolo per omicidio, originariamente aperto verso ignoti. Del Zoppo fu sentito più volte dai carabinieri, ma sempre come persona informata dei fatti e mai come indagato: la vicenda ebbe tuttavia su di lui non poche conseguenze, dal lungo sequestro del rifugio, passato meticolosamente al setaccio, alle voci e alle accuse sul suo conto, poi risultate del tutto infondate.
"Vogliamo la verità sulla morte di Mattia. Siamo convinti che non si sia trattato di un incidente, di una semplice caduta accidentale", era l’appello della famiglia del ragazzo originario di Albavilla, nel Comasco, che anche a due anni dalla tragedia, soprattutto attraverso le parole della sorella Elisa, non smetteva di chiedere che il caso non venisse archiviato. Mingarelli faceva scialpinismo e più volte si era avventurato da quelle parti. "Ci sono troppe cose che non quadrano nelle vicenda della morte di mio fratello. Troppe domande senza risposta. È scomparso in un luogo che lui conosceva bene".