
La passione per lo sci di Roberto Fumasoni nasce nei primi anni ’60 grazie a un collega che gli insegnò lo spazzaneve
Una passione sconfinata per lo sci, un amore per la disciplina che non lo abbandona nemmeno oggi alla soglia degli 80 anni. È quella di Roberto Fumasoni, classe ’46, che ha dedicato veramente una "vita per lo sci" così come recita il titolo della mostra a lui dedicata e che è stata allestita presso la chiesa Noghera-Bianchini in via Roma a Berbenno, gentilmente messa a disposizione dai proprietari.
Nella mostra (aperta per tutto il mese) si potranno trovare i tanti cimeli di una carriera sciistica tra i master da assoluto dominatore della scena a livello nazionale ma anche di assoluto rispetto a livello internazionale. La storia sciistica di Fumasoni parte da lontano, dai primi anni ’60, quando un collega, impegnato negli esami da maestro di sci, gli ha insegnato lo "spazzaneve". E da lì è incominciato l’amore per lo sci alpino.
Negli anni ’80 ha incominciato a gareggiare e poi ha debuttato in Coppa del Mondo entrando a far parte anche della nazionale italiana master negli anni ’90. Tante le vittorie del 79enne di Berbenno, salito 19 volte sul podio in competizioni internazionali, tra Coppa del Mondo, Mondiali e Olimpiadi master. La chicca? Tante, come il titolo olimpico in gigante a Kranjska Gora e la conquista della coppa di cristallo (riservata al vincitore del Cdm Master).
"Tutto è nato da una serata con gli amici in cui ho dichiarato che, alla soglia degli 80 anni, stavo seriamente pensando di smettere con lo sci agonistico – dice Fumasoni -. E ad uno di loro è venuto in mente di organizzare una mostra per raccontare la mia carriera, le mie vittorie. All’inizio ero titubante, poi mi sono convinto e ho messo a disposizione il materiale".