Colorina (Sondrio), 14 novembre 2017 - A Colorina la scorsa settimana le telecamere della trasmissione di Italia Uno «Le Iene» non erano passate inosservate, ma nessuno aveva immaginato la portata dello scandalo, o presunto tale, portato alla luce dal giornalista Mediaset Gaetano Pecoraro.
Sono pesanti come macigni le accuse rivolte da almeno due giovani nei confronti di un sacerdote 25enne nato a Chiavenna ma che ha trascorso l’infanzia a Lanzo d’Intelvi per poi trasferirsi a Città del Vaticano per frequentare il Preseminario San Pio X in Vaticano. E proprio il preseminario, dove vengono formati i chierichetti a servizio del Papa, stando alle accuse mosse da due giovani intervistati da «Le Iene», sarebbe stato lo scenario di abusi e molestie sessuali. Il chiavennasco, che a luglio è stato ordinato sacerdote dal vescovo Oscar Cantoni, è stato accusato di utilizzare la propria posizione, il fatto di essere un seminarista che sarebbe entrato a far parte dell’Opera Don Folci, la stessa che gestisce la struttura San Pio X in Vaticano, per avere rapporti non consenzienti con almeno un ragazzo poco più giovane di lui, che all’epoca dei primi presunti episodi aveva solo 13 anni. Ma stando alle sue dichiarazioni e a quelle di un testimone oculare, entrambi intervistati dal giornalista Mediaset, ci sarebbero altre vittime. Il testimone oculare ha anche denunciato di aver segnalato gli episodi al vescovo di Como prima che il giovane fosse ordinato sacerdote. E la Diocesi di Como ieri ha affidato ad una nota la risposta alle accuse mosse non solo al giovane prete, ma alla stessa Diocesi, che avrebbe chiuso un occhio sulle molestie.
«Le accuse mosse sono già state oggetto di accertamento da parte delle competenti sedi ecclesiastiche: i Superiori canonici hanno osservato e valutato la persona e la sua condotta – spiegano dalla Diocesi – Il vescovo di Como, preso atto dell’esito di predetta indagine, di tutte le valutazioni sulla personalità e sul cammino vocazionale del seminarista e, dopo aver ritualmente compiuto quanto di propria spettanza, ha ordinato presbitero questo giovane». Il sacerdote al centro dello scandalo dall’ordinazione avvenuta a luglio prestava la sua opera in Valtellina, proprio presso l’Opera Don Folci di Colorina. Da giovedì scorso, quando «Le Iene» lo hanno raggiunto per tentare di intervistarlo, non si è più visto in paese e dintorni.