SARA BALDINI
Cronaca

Schiaffeggiò uno studente: il prof di Morbegno “messo alla prova” ritorna nella stessa classe faccia a faccia col ragazzo

il dirigente dell’istituto Romegialli Antonino Costa: “Ora dovrà dimostrare di essere adeguato all’insegnamento”. Il ragazzo ha ritirato la denuncia nei confronti del docente

Il preside Antonino Costa

Il preside Antonino Costa

Morbegno (Sondrio), 12 gennaio 2025 – “È scaduto il periodo di sospensione e ha ripreso servizio”. Non ha molta voglia di parlare Antonino Costa, il dirigente scolastico dell’Istituto superiore Saraceno Romegialli di Morbegno, dice soltanto che “ora dovrà dimostrare di essere adeguato all’insegnamento”. Adeguato, perché soltanto qualche mese fa – erano i primi di ottobre – il docente in questione aveva piazzato uno schiaffo in pieno volto a un alunno, spintonandolo e facendolo cadere all’indietro tra i banchi, in una scena più da saloon di un film western che da normale ora di lezione. In realtà anche il ragazzo colpito aveva esagerato, poiché poco prima aveva tentato di strappare di mano al professore il telefono sul quale questi stava digitando una nota disciplinare alla classe.

La reazione

Resta il fatto che dopo l’accaduto, con i soccorsi a sirene spiegate e i carabinieri giunti in piazza Aldo Moro dove sorge l’edificio scolastico, la notizia divenne in lampo di pubblico dominio destando il comprensibile clamore, avendo per protagonista un adulto - un insegnante, per di più - che oltre alla propria materia dovrebbe, in primis e sempre, dare esempio proprio di educazione e misura. Dopo l’accaduto il ragazzo, già maggiorenne, denunciò l’insegnante per il quale, come era prevedibile, scattò invece il provvedimento disciplinare ora “estinto”.

Precisazioni

“Ma non parliamo di reintegro – precisa il preside – perché la persona in questione non ha vinto alcun ricorso, semplicemente è scaduto il suo periodo di sospensione cautelare nel corso del quale anche il suo stipendio è stato dimezzato”. Incuriosisce il fatto che il docente, che ha 16 ore settimanali nell’istituto superiore di Morbegno e 3 all’Itis Mattei di Sondrio, sia tornato nella medesima scuola teatro del fattaccio. “Noi siamo vincolati dalle graduatorie – sospira Costa – In altri ambiti ci sarebbe stato un trasferimento di sicuro, ma a scuola va diversamente”. Altro il preside non vuole dire, se non un sibillino “se ci sarà un’evoluzione, lo saprete anche voi”. Il professore nella bufera aveva preso servizio il 1° ottobre scorso.

Denuncia ritirata

“Avevo bisogno di un ingegnere meccanico, ma non se ne trovano, così mi sono visto costretto a fare un interpello nazionale e a questo hanno risposto solo in tre – spiegò subito dopo l’episodio il dirigente – Uno di loro è proprio il protagonista del fatto increscioso. È arrivato da noi ad anno scolastico già iniziato, ma sin dai primi giorni ha mostrato di avere degli evidenti problemi di comunicazione”. Ora qualche mese è passato, nel frattempo l’alunno ha ritirato la denuncia nei confronti del prof e questi è tornato in classe, anche in quella classe dove, sebbene quasi sempre in compresenza con l’insegnante di sostegno, dopo quanto accaduto dovrà non cedere a provocazioni di sorta.