Prata Camportaccio (Sondrio), 8 agosto 2024 – "Una tragedia che ha colpito tutta la nostra comunità, nessuno poteva aspettarsi una cosa del genere". Il sindaco di Prata Camportaccio, Antonio Venezia, non nasconde il suo dolore – che è poi quello di un intero paese – per la morte di Ferruccio Gianoli, 72 anni, precipitato in un dirupo ieri mattina dopo essere finito fuori strada mentre era alla guida della sua Apecar. Un volo di duecento metri che non gli ha lasciato scampo. "Conosceva bene la strada che porta a Pratella, guidava l'Apecar da sempre – racconta il primo cittadino –: è probabile che sia rimasto vittima di un malore". L'ipotesi più accreditata è in effetti questa. Si può infatti escludere che l'uomo, molto conosciuto e stimato in paese, possa avere perso il controllo del mezzo. "Stava procedendo in salita e andava piano – continua il sindaco –. Se fosse andato in discesa si poteva presupporre una perdita di controllo improvvisa dell'Ape. Ma è da escludere. Ripeto, conosceva quella strada, che tra l'altro in quel tratto è asfaltata".
Il dolore di un’intera comunità
Quando si è saputo dell'incidente mortale, per un attimo si è creduto, e temuto, che a bordo ci potesse essere anche la figlia incinta all'ottavo mese. Per fortuna non era così. Venezia incontrerà domani i familiari di Gianoli. Il settantenne stava partecipando, come faceva ogni anno, all'organizzazione della sagra "Na scurza a Pradela", che si doveva tenere domenica 11 agosto e che ora in segno di lutto è stata sospesa. "L'ho conosciuto poco tempo fa, a maggio. Era una persona umile e affabile, sempre disponibile a dare una mano. Per il paese, per tutti noi, è una grande perdita". Domani pomeriggio alle sei, alla Sala del Commiato Sant'Antonio di Chiavenna (in piazza Castello), dove la salma è stata portata, ci sarà un momento di preghiera con la recita del Rosario. I funerali sono già stati indetti per sabato, sempre alle 18, nella chiesa di Sant'Eusebio a Prata. L'intera comunità si stringerà attorno ai figli Francesca, Filippo e Gabriela, e alla sorella Claudia.
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