Uno spettacolo che rievoca una delle vicende italiane più controverse e drammatiche del recente passato, quella di Enzo Tortora (1928-1988), giornalista e noto presentatore televisivo che venne arrestato nella notte del 17 giugno 1983 con l’accusa di associazione camorristica e spaccio di droga. Seguirono anni difficili, tra carceri e tribunali, nei quali Tortora, che alla fine venne assolto da tutte le imputazioni, si fece portavoce di una strenua battaglia per la giustizia.
La rassegna Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti ospita giovedì 16 gennaio al Teatro Sociale di Bergamo (ore 20,30) Nell’occhio del labirinto - Apologia di Enzo Tortora, monologo scritto e diretto dal regista Chicco Dossi, 31 anni, e affidato alle doti interpretative di Simone Tudda. Un’ora e 10 minuti senza intervallo per uno spettacolo prodotto dal Teatro della Cooperativa.
Racconta Chicco Dossi: "Nell’occhio del labirinto è nato quasi per caso. Dalle parti di Corso Magenta, a Milano, c’è Largo Enzo Tortora. Ho scoperto che il suo caso era più noto alla generazione di mia madre e assolutamente sconosciuto alla mia. Così è nato lo spettacolo. La storia di Tortora non è incredibile soltanto per la crudeltà con cui giudici, stampa e opinione pubblica si sono accaniti nei confronti di un innocente. Ma anche perchè Enzo, dall’alto della sua posizione, si è fatto portavoce di una battaglia che non ha colore politico".
"Indossando i panni di Enzo Tortora - sottolinea Simone Tudda - ho provato a comprenderne lo smarrimento davanti ad accuse prive di fondamento".
Michele Andreucci