
Lorenzo De Campo, azionisti Bps
I piccoli azionisti della Bps tengono il punto e non vogliono sentir parlare di "matrimonio naturale" tra la Bper e la Banca Popolare di Sondrio. La scalata, forte, chiara e determinata da parte di Bper nei confronti della Bps continua a far parlare e l’ha fatto anche nel corso della consegna del piano industriale di Unipol. "Qui nessuno ha paura dei lupi e la Popolare di Sondrio si muove tranquillamente nel bosco anche da sola, come ha fatto con successo finora – la risposta dei piccoli azionisti di Bps, associazione che raggruppa più di 4mila soci -. L’istituto valtellinese è infatti diverso dagli altri ed è diverso il modo di fare credito e di relazionarsi con la clientela, e non a caso in tutti questi anni ha continuato a crescere, grazie a un modello di fare banca distintivo e vincente". "Si può anche dire che quello tra Bper e Sondrio è un matrimonio naturale – prosegue la nota dei piccoli azionisti di Sondrio – ma fino a prova contraria i matrimoni si fanno fra consenzienti, se si vuole che poggino su solide fondamenta e siano duraturi e profittevoli, mentre l’operazione proposta da Bper non è stata preventivamente discussa né concordata". Fulvio D’Eri