
Il valico è aperto solo durante la bella stagione
Livigno (Sondrio), 23 marzo 2025 – Mentre si moltiplicano le iniziative che nel nome della vicinanza geografica e dei tanti punti di contatto, a partire da una comune sentire “alpino”, stanno ponendo le basi per collaborazioni transfrontaliere, dal turismo alla cultura alle pratiche sportive, dal punto di vista della viabilità… la Svizzera si tiene le proprie strade. Questo almeno, stando a un recente articolo di SRF News, la radio-tv svizzera, nel quale si preannuncia che per le gare delle Olimpiadi invernali di Milano Cortina che si svolgeranno in Valtellina, la Forcola di Livigno resterà chiusa. Nemmeno un evento unico come i Giochi a cinque cerchi vedranno insomma eccezionalmente transitabile la strada che soltanto da primavera inoltrata alle prime nevicate d’autunno consente anche a chi giunge dall’Italia di arrivare a Livigno passando da Tirano prima e dalla strada del Bernina in Svizzera poi, fino alla biforcazione della Forcola, accorciando così di parecchio i tempi di percorrenza rispetto al tragitto tutto italiano del passo del Foscagno. “Per aprire il valico, chiuso d’inverno, servirebbero investimenti milionari. Non ne vale la pena”, la posizione del Cantone dei Grigioni. Anche l’alternativa per raggiungere Livigno, tuttavia, presenta delle criticità, perché in
molti passeranno per l’Engadina Bassa e dalla Val Monastero in direzione tunnel Munt la Schera . L’ingegnere cantonale Reto Knuchel, professionista che segue il capitolo traffico olimpico e dovrà definire un piano al riguardo, è già preoccupato per l’aumento di passaggi: “In media ci saranno 10.000 persone al giorno, nelle date delle competizioni. Stimiamo che il 20-30% arriverà attraverso la Svizzera. Bisogna tener conto che molti autobus o autopostali passeranno attraverso il tunnel Munt la Schera. E il Munt la Schera ha una capienza limitata - dice Knuchel - Se da 2.000 a 3.000 persone attraversano un tunnel a corsia unica controllato da un sistema a semaforo, si creano ingorghi. Per questo dobbiamo puntare sui trasporti pubblici a nord e a sud del Passo del Forno, in Val Münstertal e Zernez, con parcheggi per lasciare le auto e da lì si salirà sugli autobus per Livigno”.