Milano, 26 maggio 2019 - «La pista Stelvio è il top, di meglio non c’è. Impensabile spostare altrove le gare di sci maschile». Parola di Maurizio Gandolfi, storico organizzatore delle gare di Coppa del mondo di sci alpino a Bormio e attivo sul dossier olimpico. Il manager bormino non è preoccupato del suggerimento contenuto nel report pubblicato venerdì dalla Commissione di valutazione del Cio in vista dell’assegnazione, tra meno di un mese, delle Olimpiadi invernali del 2026. Accanto a molti giudizi positivi e apprezzamenti per il dossier presentato dall’Italia, c’è infatti anche un’osservazione che non è passata inosservata in Valtellina, il consiglio a riunire tutte le gare in Veneto, sulle nevi di Cortina d’Ampezzo che, tra l’altro, nel 2021 ospiterà i Campionati mondiali di sci alpino.
«Avere a Bormio e Cortina le sedi alpine maschili e femminili separate aumenta i costi operativi e le sfide logistiche – si legge nel report -. Cortina potrebbe diventare sede per tutti gli eventi alpini durante il gioco». «Per carità, un suggerimento che può avere una logica ma che non compromette minimamente l’impianto costruito attorno alla candidatura Milano-Cortina e nemmeno la possibilità di assegnazione dei giochi – spiega Gandolfi -. La candidatura italiana, così com’è, ha la sua forza, è particolare ma molto efficace, e ha anche una logica finanziaria in termini di suddivisione del peso economico tra le Regioni, Lombardia e Veneto.
Senza contare che anche il dossier di Stoccolma, che peraltro non ha ricevuto lo stesso apprezzamento da parte della Commissione di valutazione del Cio, prevede lo svolgimento di gare in diverse sedi, anche molto lontane tra loro». C’è, poi, un dettaglio molto rilevante: la pista Stelvio di Bormio è la migliore. «Senza nessun dubbio, è il top, di meglio non c’è – conclude Maurizio Gandolfi -. Impensabile spostare le gare maschili. La pista di Cortina è buona, sono stati anche effettuati migliorie in vista dei Campionati mondiali del 2021. Va benissimo per le gare femminili, ma non c’è confronto con la Stelvio». Gli fa eco il sindaco di Bormio, Roberto Volpato, che afferma: «Lo sci alpino maschile deve essere fatto in Valtellina, così come le discipline previste a Livigno (snowboard e freestyle, ndr.). La Regione ha assicurato che avrebbe combattuto per questo, e noi siamo assolutamente tranquilli. Bormio ha già dimostrato di sapere organizzare al meglio gare importanti. E tutti riconoscono l’unicità della pista Stelvio, anche gli atleti sono soddisfatti ed entusiasti quando possono gareggiare sulla Stelvio».