Milano – Corsa contro il tempo per tagliare il nastro inaugurale delle infrastrutture olimpiche prima dell’accensione del tripode dei Giochi invernali di Milano-Cortina 2026. Ci sono varianti e tangenzialine da costruire, strade da potenziare e linee ferroviarie da migliorare per garantire collegamenti veloci e sicuri tra Milano, la Valtellina e Cortina, passando per Lecco e la Bergamasca, oltre che con gli aeroporti. E ancora: gallerie, svincoli, parcheggi, passerelle, una pista ciclabile panoramica sul lago di Como. Lo Ski stadium di Bormio.
Non tutto sarà ultimato in tempo, alcuni interventi taglieranno il traguardo a gare ormai concluse, ma costituiranno comunque un’eredità preziosa dell’appuntamento a cinque cerchi. Non sarà ad esempio pronto prima di novembre 2028 il primo lotto da 48 milioni di euro della variante di Trescore Balneario e di novembre 2029 il secondo e ultimo lotto da 143 milioni.
Per la variante di Vercugaro della Lecco-Bergamo, per la quale occorrono 253 milioni di euro e avvicinerà la città dei Promessi sposi e l’aeroporto di Orio al Serio, bisognerà aspettare invece fino a settembre 2031. “Almeno le opere principali saranno tutte completate prima dell’inizio dei Giochi, a conferma dell’efficienza lombarda”, assicura però il consigliere regionale Jonathan Lobati di Forza Italia, presidente della V Commissione Territorio, durante la quale l’altro giorno è stato tracciato il punto della situazione sui lavori in corso appunto per le infrastrutture olimpiche, su richiesta del dem Gian Mario Fragomeli.
Diversi i soggetti in campo: Simico, Società infrastrutture Milano Cortina 2026; Anas; Cal, Connessioni autostradali lombarde; Regione Lombardia. A Simico, tra il resto, sono in capo la soppressione in fase di ultimazione dei passaggi a livello della linea ferroviaria Milano-Tirano; oppure la riqualificazione della Busto-Gallarate- Cardano che però verrà portata a termine solo nel 2029; o la scenografica passerella ciclabile del lago di Como ad Abbadia Lariana, anch’essa non pronta in tempo.
Per quanto riguarda le opere commissionate ad Anas, tra le più importanti c’è la variante di Tirano, che vale 224 milioni di euro: al momento è completata al 34% e sarà ultimata entro la fine del 2025. Il nuovo Quarto ponte di Lecco della Statale 36 è invece pronto al 25% ma terminato entro gennaio 2026. Altri lavori in corso sulla 36 sono il consolidamento della galleria Monte Piazzo in Alto Lago e il potenziamento di alcuni svincoli. Per febbraio 2026 si prevede di completare la messa in sicurezza del tratto tra Giussano e Civate.
Secondo Giantantonio Arnoldi di Cal saranno inoltre inaugurati in tempo sia lo Ski Stadium, sia lo Ski Parking di Bormio, per i quali sono stati stanziati rispettivamente 19 milioni e 8 milioni e mezzo di euro. Entro il prossimo maggio saranno terminati pure i lavori di adeguamento della Statale 301 del Foscagno a Isolaccia all’altezza degli impianti di risalita. Regione Lombardia ha invece finanziato direttamente la variante di Primaluna in provincia di Lecco, la bretella Valdisotto-Valdidentro, la tangenziale di Bormio e il nuovo ponte sull’Adda a Le Prese in provincia di Sondrio. Il pentastellato Nicola Di Marco invita tuttavia a non preoccuparsi solo del cronoprogamma, perché a preoccupare sono soprattutto gli extracosti, che stanno lievitando.