
I premiati con gli amministratori per un settore che gode di ottima salute e prosegue la sua espansione migliorando resa e qualità
Il concorso degli oli extravergini valtellinesi premia Teglio e Tirano. Quello della produzione dell’olio extravergine è un settore che gode di ottima salute e prosegue la sua espansione anno dopo anno. È il quadro dell’olivicoltura valtellinese delineato ieri mattina nel corso del convegno che ha preceduto la premiazione dei vincitori del concorso per il miglior olio extravergine di oliva, promosso dalla Comunità montana Valtellina di Morbegno, in collaborazione con la Fondazione Fojanini, giunto alla settima edizione, allargato all’intera provincia.
Un momento di confronto con esperti che, in questi anni, ha accompagnato la crescita del settore. In una sala gremita di produttori e di studenti sono stati il presidente della Cm Valtellina di Morbegno Maurizio Papini e il presidente della Fondazione Fojanini Fernando Baruffi, a complimentarsi con i partecipanti al concorso. Il presidente Baruffi si è soffermato sul frantoio che verrà realizzato presso la sede della Fondazione Fojanini: un’opera molto attesa, finanziata dalla Provincia, che agevolerà il lavoro dei produttori evitando loro i viaggi fuori provincia. L’appalto è stato completato e l’auspicio è di iniziare i lavori a breve.
Attualmente le piante di olivo in provincia di Sondrio sono circa ventimila. Ben 53 campioni analizzati. Gli esperti assaggiatori di Aipol hanno quindi stilato due classifiche di merito premiando i migliori tre di ciascuna. Il vincitore nella categoria del fruttato leggero è l’olio prodotto da Catia Bettini, con oliveto a Teglio, in località S. Antonio, secondo posto per Carlo Paravicini, terzo per Lorenza Paravicini, entrambi con oliveto a Traona, in località Convento. Nella classifica dell’olio fruttato medio ha vinto Diego Derada, che coltiva l’oliveto a Tirano, in località Canal, secondo posto per Giovanni Serafini di Castione, località Moroni, terzo Gianfranco Pizzatti per l’olio prodotto con le olive coltivate a Poggi, in località Conca San Fedele.