Sono 3.630 nel trimestre gennaio-marzo le assunzioni previste in Valtellina: 30 in più rispetto all’intero trimestre dell’anno precedente (+0,8%). A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, iniziativa a cui partecipa la Camera di commercio di Sondrio.
Resta stabile e sempre elevato il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, con le imprese della provincia che dichiarano difficoltà di reperimento per circa 735 assunzioni (52,5% del totale), confermando come causa prevalente la mancanza di candidati (nel 37,6% dei casi), mentre la “preparazione inadeguata” si attesta all’11,3%.
In particolar modo, risultano difficili da reperire attrezzisti, operai e artigiani del trattamento del legno (81%), meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori di macchine fisse e mobili (79,1%), addetti alle rifiniture delle costruzioni (78,6%) e autisti (74,1%).
Tra le figure dirigenziali e ad elevata specializzazione risultano praticamente impossibili da reperire i tecnici della salute (89,5%), mentre tra gli impiegati delle professioni commerciali e dei servizi si fatica a reperire personale qualificato nei servizi sanitari e sociali (87%) e nei servizi personali (83,3%).
Tra le qualifiche di formazione o diploma professionale risulta difficile da reperire il personale ad indirizzo elettrico (75%), servizi di promozione e accoglienza (64%), sistemi e servizi logistici (60,5%) e ad indirizzo meccanico (60%).
Mancano anche laureati ad indirizzo sanitario e paramedico (85,7%) e insegnamento e formazione (73,5%), così come diplomati ad indirizzo socio-sanitario (83,3%), turismo, enogastronomia e ospitalità (71,9%) e meccanica, meccatronica ed energia (61,9%), in tutti i casi per mancanza di candidati.