Olimpiadi invernali di Milano – Cortina 2026. Molti i progetti per mettere in sicurezza, riqualificare e potenziare la Statale 36, su cui viaggeranno atleti, tecnici, giornalisti e spettatori da e per la Valtellina, dove si svolgeranno alcune gare, non sarà però pronta entro l’appuntamento con i Giochi a cinque cerchi. Anzi, solo pochi interventi saranno ultimati in tempo, sebbene sul filo di lana al fotofinish.
Dovrebbero esserlo ad esempio il nuovo Quarto ponte di Lecco, già in fase di costruzione, il cui taglio del nastro inaugurale, salvo imprevisti sempre dietro l’angolo, potrebbe avvenire entro gennaio 2026, a poche settimane dall’accensione del tripode olimpico. E anche la messa in sicurezza del tratto tra Giussano e Civate, con allargamento, dove possibile, della banchina, la sostituzione delle barriere laterali e la riasfaltature. Oppure il consolidamento della galleria Monte Piazzo, lunga circa 2 km e mezzo. Non sarà invece certamente ultimata la ciclabile del lago tra Lecco e Abbadia, una delle eterne incompiute della Lombardia, che risparmierebbe ai ciclisti di calcare l’asfalto della Superstrada come invece avviene ora, perché proprio nel tratto di Abbadia è l’unica strada esistente. Non lo saranno neppure il raddoppio delle svincolo di Dervio e il raddoppio di quello di Piona, che pure sarebbero utilissimi per ridurre i tratti eventualmente chiusi al transito in caso di emergenze dovute a incidenti, allagamenti e dissesti vari, risparmiando lunghi giri dell’oca o di deviare sulla stretta e trafficata Sp 72. "Termine realizzazione intervento previsto dopo i Giochi 2026", è la dicitura indicata in fondo alle schede tecniche stilate dai funzionari di Simico, la Società Infrastrutture Milano Cortina. D.D.S.