
Chi quell’alluvione la ricorda ancora come se quasi 40 anni non fossero mai passati, non smetterà mai di avere timore...
Chi quell’alluvione la ricorda ancora come se quasi 40 anni non fossero mai passati, non smetterà mai di avere timore che qualcosa di simile possa accadere di nuovo. "Prima la sicurezza e poi il resto. Cosa dobbiamo aspettarci, una nuova alluvione devastante come quella rappresentata nella foto del 1987 dove il Rodun risulta sommerso dalle acque del Poschiavino?". Il Comitato per la messa in sicurezza del torrente Poschiavino torna alla carica e lo fa di fronte all’annunciata trasformazione, in vista dei Giochi olimpici invernali 2026, dell’area del Rodun in via Polveriera, nei pressi del Teleriscaldamento, in maxi parcheggio per i pullman che a Tirano giungeranno. Ne sono attesi almeno 120 al giorno e il tempo stringe nella cittadina che, di fatto, sarà il grande nodo di interscambio da dove chi arriva in treno, auto o autobus poi dovrà proseguire verso le località di gara dell’Alta Valle e viceversa. "Prima di spendere milioni di euro per parcheggi olimpici in una zona a grande rischio idraulico forse è meglio mettere in sicurezza la zona stessa come chiediamo da anni. Come? Con il rifacimento dei parapetti sugli argini e il loro consolidamento e il rifacimento del ponte, un vero imbuto – sottolinea Renato Cardettini, portavoce del Comitato costituito da un centinaio di famiglie dell’abitato a sud di Madonna di Tirano - Pensiamo che la nostra sicurezza e quella delle nostre case siano prioritarie rispetto al parcheggio".