ROBERTO CANALI
Cronaca

Pensioni magre? Alle valtellinesi le più basse in Lombardia

Lavoratrici penalizzate, quando sono in età da lavoro, da stipendi più svantaggiosi che si traducono anni dopo in pensioni da fame

Ufficio postale, anziani in coda per la pensione

Sondrio, 30 aprile 2022 Quello che ricevono ogni mese le pensionate di Sondrio è in media l’assegno più leggero di tutta la Lombardia. Una doppia beffa quella delle lavoratrici della Valtellina penalizzate, quando sono in età da lavoro, da stipendi più svantaggiosi che si traducono anni dopo in pensioni da fame. La denuncia arriva dal centro studi della Cgil di Sondrio che ha stabilito come l’importo medio lordo mensile degli assegni erogati in Valtellina e Valchiavenna, esclusa la gestione dei dipendenti pubblici, sia il più basso di tutta la Lombardia con una media di 868,39 euro. È inferiore di 245 euro alla media regionale, pari a 1.113,43 euro. Secondo l’analisi della Cgil la colpa delle pensioni più leggere è da ricercare nella discontinuità dei rapporti di lavoro, precarietà, part-time involontari e minor salario.

Un numero limitato di donne di accedere alla pensione prima dell’età necessaria per la vecchiaia. Le pensioni di vecchiaia, quelle che maturano per il requisito anagrafico sulla base dei contributi minimi, vedono le percentuali cambiare. In provincia di Sondrio sono 10.016 gli assegni percepiti da donne (71,5%) mentre 3.994 sono quelli per gli uomini (28,5%). Le donne maturano la pensione principalmente con l’età anagrafica, perché le condizioni del mercato del lavoro non consentono di ottenere la necessaria contribuzione per l’accesso anticipato.

La pensione di anzianità lorda media, senza distinzioni di genere, erogata in provincia è di 1.549,75 euro. Si tratta di una cifra inferiore rispetto alle medie nazionali e regionali, infatti è meno dell’81% dell’assegno medio lombardo e meno dell’89% della media italiana. Le pensioni di anzianità in provincia di Sondrio fanno registrare un importo lordo medio di 1.677,69 euro per gli uomini, mentre quello relativo alle donne è inferiore di un terzo, ammontando in media a 1.120,41 euro. Anche l’assegno di vecchiaia è inferiore alla media lombarda e nazionale: l’importo medio lordo è di 597,54 euro, pari all’84% sia del dato lombardo sia di quello nazionale.