REDAZIONE SONDRIO

Allarme frane in Val Masino: "Sfruttati e beffati"

"Conosco bene il mio territorio e, anche per questo, sono molto preoccupato dalla situazione. Ora il mio obiettivo principale è tutelare la sicurezza della mia terra e della mia gente" di ALESSIA BERGAMINI

Frana

Val Masino, 15 febbraio 2016 - "Conosco bene il mio territorio e, anche per questo, sono molto preoccupato dalla situazione. Ora il mio obiettivo principale è tutelare la sicurezza della mia terra e della mia gente". La determinazione di Domenico Iobizzi, sindaco di Val Masino, è pari alla preoccupazione dopo che, in poco meno di un mese il suo paese è stato colpito per ben tre volte da frane staccatesi dalla parete che sovrasta l’abitato di Cataeggio. E solo per un miracolo non ci sono state vittime. «Abbiamo chiesto lo stato di calamità già un anno fa, quando si erano verificati altri distacchi, ora lo chiederemo nuovamente - continua il sindaco -. Qui servono soldi per gli interventi di messa in sicurezza e non si può più aspettare».

Oggi Iobizzi presenterà in Regione la documentazione redatta dai tecnici che hanno effettuato i sopralluoghi sulla parete, valutato i rischi e gli interventi necessari per garantire la sicurezza. «Si tratta di opere necessarie, non possiamo aspettare mesi per realizzarle, quindi dovremo iniziare a finanziarle da soli». La previsione di spesa è elevata e Val Masino è un Comune piccolo, le cui casse difficilmente potranno sostenere un tale impegno economico. Proprio su questo punto il sindaco si fa polemico. «Da tempo sostengo che Val Masino sia un Comune derubato di ciò che gli spetta: sono anni che la nostra valle viene «saccheggiata» dalle società idroelettriche che, con le nostre acque, producono energia e guadagnano fior di soldi. Ma a noi cosa torna di tutto ciò? Poche decine di migliaia di euro. Non è giusto. Se ci venisse corrisposto il dovuto potremmo far fronte alle emergenze senza problemi e invece…».

Iobizzi ne ha anche per chi sostiene che il suo, essendo un piccolo Comune, andrebbe accorpato ad altri. «L’ho ribadito solo pochi giorni fa: la Val Masino è una valle a sé stante, non è omogenea con nessun altro territorio e, proprio per questo, non avrebbe senso accorparla. Qui c’è una realtà unica dal punto di vista ambientale e morfologico. Siamo la valle del granito e anche dalle cave, se gestite correttamente, potremmo ottenere risorse adeguate».