
Incidente stradale a Piateda, tragedia sfiorata
Piateda (Sondrio) – Sarebbe potuta essere un’altra tragedia, una di quelle di cui ancora troppo spesso si scrive, si legge, si piange: ragazzi che non rientrano più, dopo una serata di divertimento, in seguito a devastanti incidenti nella notte. Non è stato per fortuna così ieri mattina, erano circa le 4.30, per i quattro giovanissimi – tre maschi di 19, 20 e 22 anni e una ragazza di 19 - a bordo di una Clio bianca che si è ribaltata lungo la Statale 38 in località Fiorenza, territorio comunale di Piateda.
Per loro, nonostante l’allarme sia scattato in codice rosso, enorme spavento, ma soltanto qualche contusione, tanto che quando poco dopo l’incidente sono giunti sul posto i soccorsi, i ragazzi erano già riusciti autonomamente a lasciare l’abitacolo. Per i rilievi necessari a stabilire la dinamica dell’accaduto sono intervenuti i carabinieri di Sondrio.
Secondo alcune indiscrezioni, pare che il proprietario dell’auto, avendo bevuto e temendo di essere fermato e sottoposto ad alcoltest, abbia chiesto alla ragazza di mettersi al volante al posto suo. Così è stato, ma lei a un certo punto mentre l’auto era in transito avrebbe azionato il freno a mano, provocando così – anche se involontariamente – il ribaltamento dell’utilitaria. La 19enne, sottoposta all’esame del tasso alcolemico, è risultata negativa, dunque il suo sarebbe stato un errore forse dovuto all’inesperienza da neopatentata oppure alla stanchezza, essendo ormai quasi mattino. Certo è che anche la fortuna ha giocato un ruolo determinante, perché se nel momento del ribaltamento fosse transitato qualcuno sulla corsia opposta, le conseguenze sarebbero state diverse.
L’incidente è esemplare di quanto ribadito proprio la scorsa settimana a Villa di Tirano all’incontro “Sicurezza stradale, impegno di tutti” promosso dall’Anioc (Associazione onorificenze cavalleresche) dal comandante Giuseppe Fiorella, capo della Sezione della Polstrada, protagonista della serata informativa insieme al vicecomandante, Silvano Merlo, all’assistente capo coordinatore Fabio Paruscio e al sovrintendente Filippo Tani. “Se si è bevuto un bicchiere di troppo o non ci si sente bene, se, peggio, si è sotto effetto di sostanze non ci si mette alla guida” ha detto il comandante.