Aprica (Sondrio), 16 novembre 2018 - Navigare i dieci fiumi più inquinati dalla plastica al mondo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche relative all’ambiente. È questa la nuova missione di Alex Bellini, l’avventuriero valtellinese originario di Aprica, che, dopo aver solcato le onde degli oceani in solitaria e aver affrontato altre entusiasmanti imprese, ha deciso di gettarsi anima e corpo in questa nuova avventura che è un vero e proprio grido d’allarme.
L’uomo, con i suoi comportamenti, si sta infatti autodistruggendo perché nessuna forma di vita può prescindere dalla salvaguardia dell’ambiente e dai fragili ecosistemi presenti nel mondo. Quello della salvaguardia dell’habitat in cui viviamo deve o dovrebbe essere una missione per ognuno di noi, ma spesso è volentieri l’uomo non ha ancora recepito la gravità della situazione. Alex Bellini ha deciso di allestire una spedizione per sensibilizzare ancor più il mondo e provare a presentare nuove ed entusiasmanti soluzioni per risolvere l’imminente crisi ambientale. E sul suo sito «it.alexbellini.com», l’esploratore valtellinese, è descritta la gravità della situazione dovuta alle 8 milioni di tonnellate che ogni giorno entrano negli Oceani e provocano danni devastanti per tutto l’ecosistema.
È nota a tutti la Great Pacific Garbage Patch, l’isola di plastica nell’Oceano Pacifico tra San Francisco e le isole Hawaii, grande 1,5 milioni di chilometri quadrati, circa 3 volte le dimensioni della Francia. Secondo alcuni studi la maggior parte della plastica è negli Oceani arriva da 10 fiumi, perlopiù collocati in Asia: il fiume Yangtze, l’Indo, il Giallo, l’Hai, il Nilo, Meghna/Brahmaputra/Gange, il fiume delle Perle, l’Amur, il Niger e il Mekong. Nelle sue meravigliose avventure, le attraversate degli Oceani Atlantico e Indiano in solitaria su una barca a remi, Alex ha potuto rendersi conto della situazione ambientale del globo e ha deciso di «dovere» far qualcosa per «riconnettere l’essere umano alla natura». Sul suo sito Alex spiega perché si «imbarcherà» in questa nuova avventura, la 10 Rivers 1 Ocean. «Navigherò sui 10 fiumi più inquinati di plastica al mondo con una zattera costruita con materiali riciclati. Lo faccio per smuovere le coscienze, perché molta gente non sa della gravità del problema o forse la ignora. Se non faremo nulla le previsioni affermano che entro il 2050 la plastica presente in mare potrebbe pesare più di tutte le specie marine che lo popolano…. Lo faccio perché non esiste un planet B». E nemmeno tanto tempo.