Traona (Sondrio), 22 maggio 2021 - "E' stato un successo oltre le più rosee previsioni. L'adesione alla manifestazione di protesta, per la situazione che noi cittadini e imprenditori stiamo subendo da anni, è stata massiccia. Questa situazione di prolungata chiusura sta danneggiando notevolmente le attività economiche di molti di noi, alcuni sono stati addirittura costretti alla chiusura".
E' un bilancio soddisfacente quello di Raffaele Conforti, portavoce del Comitato che raggruppa una quarantina di attività della zona di Traona, il paese dove c'è il "ponte delle assurdità", come è stato definito dai promotori dell'iniziativa. Da tempo chiedevano la realizzazione di una nuova struttura viaria e invece si sono trovati a subire la mazzata della chiusura senza un orizzonte di uscita. Si sono dati appuntamento in tanti, alle 10 di oggi, sabato 22 maggio 2021, per fare sentire la loro voce contro le lungaggini nei lavori di sistemazione e messa in sicurezza del collegamento sul fiume Adda, fra Traona e Cosio Valtellino.
"Avrebbe dovuto restare inibito al traffico e ai pedoni al massimo per un mese - ricorda Conforti -. Tra pochi giorni è un anno che è chiuso e, a oggi, non si sa ancora quando tornerà transitabile. Siamo in ginocchio, non solo per il Covid, ma anche per il protrarsi dei cantieri aperti per la sistemazione. E quando il viadotto verrà dichiarato di nuovo transitabile, siamo consapevoli sin da ora che lo sarà in modo non adeguato, ossia non all'altezza delle necessità del vasto territorio che dovrebbe servire. Ci sentiamo abbandonati".
La mobilitazione popolare pacifica per chiedere di terminare al più presto i lavori, disposti quasi un anno fa dall'ente provinciale, guidato dal presidente Elio Moretti, ha visto la partecipazione anche di diversi sindaci del mandamento di Morbegno.