Numerosi alberi e arbusti invadono il letto del torrente Poschiavino a Tirano e il "Comitato per la razionalizzazione delle linee elettriche" lancia l’allarme: "Esiste un grave pericolo – sottolineano gli attivisti - a causa dello stato pietoso in cui versa l’alveo del Poschiavino, dove da anni non viene effettuato nessun tipo di intervento significativo". Importante è attuare una serie di azioni lungimiranti ed organizzate di manutenzione del territorio da effettuare, secondo gli attivisti, utilizzando i fondi derivanti dai canoni e dai sovraccanoni che ammonterebbero circa a 40 milioni di euro l’anno. "Tutte le autorità – concludono - sono informate ed è necessario agire in fretta. Se succederà qualcosa sarà inadempienza dolosa e il solito rimpallo di responsabilità sulla competenza risulterà inutile e stucchevole". La situazione di insicurezza sarebbe stata descritta, oltre che al presidente della Provincia Elio Moretti, anche all’assessore regionale alla Montagna Massimo Sertori e al sindaco di Tirano Franco Spada. E a rassicurare sulle condizioni di sicurezza è proprio Spada, che ricorda che la pulizia dell’alveo viene effettuata una volta ogni due anni e che il prossimo intervento è previsto ad ottobre. "La presenza o meno di alberelli non deve impensierire nessuno – rassicura - Le dimensioni dei tronchi non costituiscono certamente un problema per la sicurezza. Nei giorni scorsi, con le piogge intense che abbiamo registrato, il livello dell’acqua è sempre stato ben al di sotto del limite di guardia". Non solo, quindi, i vegetali dell’alveo non desterebbero preoccupazione di sorta – la manutenzione effettuata con scadenza biennale evita, infatti, che i tronchi possano diventare sufficientemente grandi – ma nel corso del torrente sono state posizionate apposite difese in grado di bloccare eventuale materiale solido trascinato a valle dalla corrente.
Michele Broggio