
Primo a sinistra il consigliere regionale della Valchiavenna Silvana Snider con i volontari lungo il fiume
L’inquinamento nell’Adda era finto, vera - e innovativa – invece, l’operazione effettuata in alveo dalla neo costituita squadra di bonifica fluviale del gruppo di Protezione civile di A2a. Qualcuno ieri a metà mattina transitando lungo la Statale, all’altezza della stazione ferroviaria di Castione dove sorge il quartier generale dell’Indomita Valtellina River, avrà notato un certo trambusto. Motivato, per altro, in quanto era in corso la prima uscita della squadra in un’esercitazione di messa in sicurezza del fiume - nel quale era stato simulato uno sversamento di oli - e di ripristino delle condizioni ambientali.
La novità nella novità sta nel metodo utilizzato: una sorta di spugna chiamata FoamFlex, un brevetto di T1 Solution (presente ieri l’amministratore delegato Alessandro Taini) che trattiene selettivamente soltanto gli olii che potrebbero inquinare l’acqua. Non solo: può assorbire da 25 a 30 volte il proprio peso e una volta "strizzata", può essere riutilizzata sino a 200 volte, senza andare a creare troppo rifiuto solido, inquinante e pericoloso. Sempre più armatori, porti, aziende, infrastrutture e comandi dei Vigili del Fuoco adottano FoamFlex per un’efficace gestione dei possibili sversamenti ed elevare gli standard di sostenibilità ambientale ed ora, appunto, questo prezioso strumento è in uso esclusivo anche ai volontari della Protezione civile di A2a.
"Noi intendiamo lavorare accanto alle istituzioni e agli enti preposti alle emergenze - ha assicurato il presidente di Avpc A2a Roberto Corona – per cercare di dare una mano al territorio nel momento in cui dovessero verificarsi emergenze che necessitino bonifiche di questo tipo, per altro meno inusuali di quanto si creda". Quello della Protezione civile di A2a supportata dalla tecnologia di T1 Solutions rappresenta un progetto pilota in ambito nazionale, in un Paese come il nostro dove l’inquinamento da idrocarburi delle acque superficiali è un problema molto impattante, ma ancora assai poco affrontato.
"L’idea è venuta a me e a Benedetto Del Zoppo dell’Indomita circa un anno fa – continua Corona – questa nuova specializzazione che va così ad aggiungersi alle nostre attività storiche si è potuta attivare grazie alla sensibilità di A2a che ha acquistato questi speciali “panni“ FoamFlex e grazie anche alla collaborazione della T1 che li produce".
Sara Baldini