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Radiofarmaco contro il tumore alla prostata

SONDRIO Un nuovo radiofarmaco per diagnosi sempre più precise sul tumore alla prostata. Questa è solo l’ultima novità che rende...

Radiofarmaco contro il tumore alla prostata

Un nuovo radiofarmaco per diagnosi sempre più precise sul tumore alla prostata. Questa è solo l’ultima novità che rende il reparto di Medicina nucleare e radioterapia oncologica dell’ospedale di Sondrio sempre più un’eccellenza. Oltre mille indagini Pet eseguite nel 2023, il venti per cento in più rispetto all’anno precedente, l’introduzione di una nuova metodica per la diagnosi del tumore alla prostata, la Pet-Tc con Psma: la medicina nucleare e radioterapia oncologica dell’ospedale di Sondrio, diretta da Claudio Barbonetti (foto), si conferma reparto all’avanguardia per la diagnosi e la cura delle neoplasie.

La "Prostate Unit" nell’anno appena trascorso, ha valutato oltre 160 casi di tumore prostatico e sottoposto a trattamento radiante oltre 80 pazienti.

"Il nuovo radiofarmaco - spiega il dottor Barbonetti - ci consente nuovi progressi nel campo della diagnostica oncologica, poiché è in grado di fornire informazioni ancora più precise e dettagliate sul tumore prostatico, sia nella fase di diagnosi che nella ricerca di eventuali recidive". Ogni radiofarmaco utilizza una molecola specifica che segue una particolare via metabolica permettendo lo studio di determinate cellule tumorali. Questo radiofarmaco per i tumori alla prostata viene utilizzato soltanto nei centri più all’avanguardia, e ancora pochi in Lombardia ne dispongono. È un antigene di membrana specifico per le cellule tumorali della prostata e quindi è un marker ideale per individuarle attraverso la PET. Marcando dunque questo antigene con l’isotopo fluoro-18, le sedi di malattia metastatica possono essere individuate con estrema precisione e più precocemente rispetto a qualsiasi altra metodica. Il grande vantaggio è che risulta estremamente sensibile anche con valori molto bassi di PSA". F.D’E.