SARA BALDINI
Cronaca

Aggrediti fuori dal discopub e costretti a prelevare 500 euro sotto minaccia di un coltello: 5 ragazzi denunciati

Denuncia per quattro italiani, tra cui un minorenne, e uno straniero per la rapina a segno l’ottobre scorso ad Albosaggia (Sondrio) ai danni di due giovani della Valmalenco

Le due vittime sono state circondate e malmenate in stile baby gang

Le due vittime sono state circondate e malmenate in stile baby gang

Albosaggia (Sondrio) – Sono cinque i presunti responsabili che la notte del 13 ottobre aggredirono due ragazzi della Valmalenco ad Albosaggia, in località Porto, derubando uno di loro della somma di 500 euro. Le indagini condotte dai carabinieri della stazione e del nucleo operativo radiomobile di Sondrio hanno consentito di identificarli: sono quattro italiani, uno minorenne, classe 2006, e un maggiorenne straniero, tutti dimoranti in vari comuni della Valtellina e con precedenti di polizia, dai reati contro la persona a quelli contro il patrimonio.

All’uscita dal discopub di Albosaggia, dove avevano trascorso la serata, i due ragazzi (con loro c’erano alcune amiche che furono fatte allontanare) si ritrovarono accerchiati dai cinque malintenzionati. Prima botte e calci come risposta alla reazione di uno dei due giovani, che tentò di difendersi; quindi, al diniego dell’altro di recarsi al bancomat, adducendo la scusa di non ricordarsi il pin da digitare per prelevare, spuntò anche un coltello. Di fronte a quell’affilata minaccia, ai due malcapitati non rimase che cedere e, scortati dagli aggressori, recarsi al vicino sportello e prelevare 500 euro che finirono subito nelle mani di chi li aveva aggrediti e feriti. Dopo mesi di cure, ma pure di psicoterapia per uno dei due, particolarmente scosso per quanto accaduto, finalmente una svolta nelle indagini con l’identificazione e la denuncia dei cinque.

Dalla caserma Alessi, tuttavia, arriva una puntualizzazione: i cinque hanno agito sì in concorso, «ma senza vincolo di appartenenza ad alcuna banda giovanile, il cui fenomeno non è presente in provincia di Sondrio». Non si deve dunque parlare di baby gang, ma - al massimo - di modalità stile baby gang per l’aggressione, con l’accerchiamento delle vittime, la richiesta di denaro e la successiva minaccia con il coltello. Rimane tuttavia il fatto che quanto successo il 13 ottobre e quanto capitato la scorsa settimana nella medesima zona, dove ad essere stato rapinato da tre individui nordafricani è stato uno studente di Sondrio ancora minorenne, ripulito di 200 euro e della giacca firmata che indossava, dimostrano come l’emergenza microcriminalità sia tutto tranne che un’esagerazione.