ROBERTO CANALI
Cronaca

Redditi familiari, la valle sorride. Il turismo porta al 17% in più

Un primato a livello italiano certificato dal Centro Studi Tagliacarne dopo i dati del bienno 2021-2023

Piazza Garibaldi, nel capoluogo valtellinese

Piazza Garibaldi, nel capoluogo valtellinese

Sono le famiglie di Sondrio quelle che hanno visto aumentare in maniera più considerevole il proprio reddito disponibile nel biennio 2021-2023. Un primato a livello italiano certificato dal Centro studi Tagliacarne che per Unioncamere ha messo in fila le famiglie di tutte le province e le città misurando la loro capacità di spesa. Sondrio ha registrato gli aumento più consistenti con +17%, al di sopra di quasi 3 punti percentuali rispetto al tasso d’inflazione che nel corso del biennio è stato del 14,2%, dietro di lei Belluno (+15,4%) e Imperia (+15,1%). Lo studio ha fotografato una crescita discontinua del reddito disponibile delle famiglie italiane. Se la media nazionale è +11,2% è al Nord che la percentuale migliora attestandosi su una media di +13,4%, mentre al Centro scende a +11,2%. "La geografia dei redditi delle famiglie delinea un quadro che possiamo definire più "democratico" rispetto a quello della produzione, perché le distanze territoriali appaiono meno accentuate: mentre per il valore aggiunto pro capite la distanza tra la prima provincia e l’ultima è di 3,6 volte, questa differenza si riduce a 2,4 volte per il reddito disponibile - spiega il direttore generale del Centro studi Tagliacarne, Gaetano Fausto Esposito - Questo dipende anche dai trasferimenti pubblici che, ad esempio, nel Mezzogiorno, pure se in calo, incidono per il 40% contro il 35% della media italiana". A contribuire alla crescita del reddito disponibile è soprattutto la componente legata al reddito da lavoro dipendente. Tra il 2021 e il 2023, quest’ultima voce è infatti aumentata dell’11,8% a fronte dell’11,3% del reddito complessivo disponibile. Nel complesso, in ben 55 province su 107 il reddito da lavoro dipendente è incrementato più di quello disponibile. Si tratta di una crescita attribuibile soprattutto alla crescita della platea degli occupati (aumentata di circa 850mila unità nel triennio) che, comunque, non riesce a recuperare la perdita del potere d’acquisto generato dall’inflazione cresciuta del 14,2% nello stesso periodo di tempo. Tranne a Sondrio dove, anche per effetto del turismo, il reddito disponibile delle famiglie è balzato a +17%. In termini di reddito pro-capite, ovvero in rapporto ai residenti, Milano resta prima in classifica con un reddito disponibile di 34.885 euro a testa, quasi due volte e mezzo più alto di quello di Foggia che chiude a 14.554 euro. In questa classifica Sondrio è 43^, migliorando di 9, con un reddito procapite di 22.372 euro. Roberto Canali