Morbegno (Sondrio), 6 agosto 2024 – La Riello si avvia verso la chiusura ma Fim e Fiom, insieme alle Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie), hanno formalizzato un accordo presso il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, riguardo alle condizioni di “uscita” dei 59 lavoratori e lavoratrici (50 operai e 9 impiegati) interessati. L’accordo è stato sottoposto al voto dei lavoratori della termomeccanica che lo hanno approvato. La società ha confermato la cessazione e conseguente dismissione delle attività produttive del sito. Ad oggi non si prevedono scenari alternativi per una possibile reindustrializzazione in quanto a seguito di approfondite ricerche da parte dell’Advisor specializzato di potenziali investitori interessati a garantire il reinsediamento dell’attività con la piena occupazione, nessuna di queste è stata ritenuta percorribile.
Dopo una serie di incontri sia al Ministero, sia tra rappresentanze sindacali e azienda, le parti con l’accordo mettono in atto tutti gli strumenti necessari per supportare un piano per la gestione delle maestranze e favorire il reinsediamento all’interno del sito di attività (fertilizzazione). La società manterrà l’incarico dell’Advisor ancora per un anno al fine di continuare a ricercare potenziali investitori al fine di agevolare il reperimento di nuove opportunità e strumenti a supporto del reinsediamento di attività presso lo stabilimento. L’accordo prevede un incentivo all’esodo che servirà ad ammortizzare l’impatto economico dei 59 lavoratori e delle loro famiglie, oltre ad una “dote lavoro” con l’obiettivo di favorire la ricollocazione del personale ed una “dote formazione” per favorire piani di riqualificazione e programmi specifici di outplacement.
Si è tenuto un incontro tecnico tra la Regione Lombardia, la Provincia di Sondrio, l’azienda e le OOSS per la richiesta dell’ammortizzatore sociale (cassa integrazione guadagni straordinaria); è già in programma un incontro per trovare un accordo per le politiche attive con le migliori soluzioni che coinvolgano tutti i soggetti che possono agevolare la fattibilità della gestione da mettere in atto con l’obiettivo di accompagnare al meglio i lavoratori e le lavoratrici per un piano di riqualificazione e ricollocazione.
“Abbiamo gestito in collaborazione con i lavoratori tutta la vicenda a partire dall’8 aprile scorso, la trattativa non è stata semplice, ma abbiamo raggiunto un accordo portato poi al voto dei lavoratori e delle lavoratrici interessati, votato favorevolmente – dicono Fim e Fiom -. Non è sicuramente stato un bel periodo, ma siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto, anche se dobbiamo continuare a essere al fianco delle maestranze con l’obiettivo di accompagnarli al cambiamento della loro attività lavorativa nel migliore dei modi”.