
La preoccupazione, la speranza e poi il peggior epilogo possibile. Non è sopravvissuto Livio Ciappini, ottantenne di Val Masino, alle...
La preoccupazione, la speranza e poi il peggior epilogo possibile. Non è sopravvissuto Livio Ciappini, ottantenne di Val Masino, alle conseguenze del terribile incidente stradale avvenuto la mattina di una decina di giorni fa sulla tangenziale di Sondrio, poche decine di metri dopo la Sassella. L’anziano, che si trovava alla guida della sua Fiat Panda, si scontrò violentemente contro un’auto ben più robusta, un’Audi A4. I disagi per il traffico furono enormi, ma Ciappini, seppure in condizioni critiche, fu trasportato in ospedale a Sondrio e ricoverato per le ferite riportate, ma non si trovava in pericolo di vita. Purtroppo però, con ogni probabilità anche in conseguenza dell’età, le condizioni dell’uomo si sono fatte molto più serie e si è reso necessario il suo trasferimento all’ospedale Niguarda di Milano, dove tuttavia nessuna cura si è rivelata efficace per strapparlo alla morte. Sul suo corpo è stato effettuato l’esame autoptico e ieri, dopo che la salma ha fatto ritorno venerdì nella parrocchiale di Cataeggio, dove Livio Ciappini risiedeva, si sono celebrate le esequie. La notizia dell’incidente e la sua scomparsa hanno gettato nello sconforto tante persone che conoscevano Livio Realini, Alpino e, come ha avuto a dire nell’omelia funebre don Livio, indimenticabile "per la tua ricerca religiosa, per la tua concretezza nello svolgere il tuo lavoro e il tuo servizio e la capacità di generare amicizie. Grazie, Livio – ha concluso il sacerdote - per essere stato un esempio di fede e di bontà per tutti". S.B.