SARA BALDINI
Cronaca

Ligari vandalizzata: scuola chiusa almeno fino a martedì. Analisi sulle riprese video

Superati i 100mila euro di danni. Indagini della squadra mobile: gli autori dell’assalto sono entrati da una porta forse lasciata inavvertitamente aperta

I rilievi alla scuola Ligari

I rilievi alla scuola Ligari

Sondrio, 29 settembre 2024 – L’unica certezza al momento è che i danni sono ingentissimi, di certo superiori ai 100mila euro. Per il resto sul raid vandalico che ha devastato nella notte tra giovedì e venerdì la centralissima scuola media Ligari di via Colombaro, le indagini della Squadra Mobile proseguono serrate, ma nel più stretto riserbo.

Accertamenti e danni

Sono stati acquisiti i video delle telecamere presenti in zona nella speranza di individuare gli autori di questa devastazione che ha colpito profondamente tutta la città. La sconcertante scoperta è stata fatta dal bidello che venerdì alle 7.15 come ogni mattina apre per primo la scuola.

Davanti ai suoi occhi parte di quello che poi, aula dopo aula, si è rivelato un enorme disastro: una quindicina di LIM, le costose lavagne interattive multimediali, distrutte e tre piani su tre dell’edificio allagati in seguito all’apertura degli idranti antincendio.

L’istituto chiuso

L’acqua ha invaso le aule ed è poi iniziata a colare dai soffitti ai piani inferiori, finendo su altri dispositivi tecnologici quali computer e tablet. Subito avvisata, Ombretta Meago, la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Sondrio Centro cui fa capo anche la media Ligari, si è precipitata a scuola e non ha potuto far altro che inviare sul registro elettronico un “alert” alle famiglie per avvisarle che le lezioni sarebbero state sospese.

Essendo tutti minorenni, i più di 300 alunni sono stati fatti confluire nel piazzale dell’adiacente primaria Quadrio in attesa che genitori o un maggiorenne con delega passassero a ritirarli. Gli stessi ragazzini si sono mostrati dispiaciuti, in volto la stessa domanda che si sono fatti subito tutti, a partire dal sindaco Marco Scaramellini e da due assessori della sua giunta, Michele Diasio e Raffaella Volpatti, tra i primi a intervenire. “Perché?”.

L’identità dei vandali

L’altra domanda naturalmente è “chi è stato?”. Di certo più di una persona, se si considera l’entità del disastro è difficile pensare che qualcuno si sia mosso in autonomia. Ormai è accertato che sarebbero entrati da una porticina dell’edificio che affaccia sul palco della piazzetta della Garberia, una porticina lasciata inavvertitamente aperta o, comunque, non chiusa a chiave.

Gli alunni non torneranno in classe neppure lunedì e sebbene i lavori di pulizia e quelli di verifica della sicurezza degli impianti e di controllo della stabilità dei soffitti proseguano, non è escluso che non vi possano tornare neppure nei giorni successivi.

Quando – tutti se lo augurano – i responsabili di quella che il sindaco Scaramellini ha invitato a “non derubricare come una bravata” saranno individuati. Non è la prima volta che in provincia si verificano atti vandalici nelle scuole, ma in questo caso il costo dei danni è molto elevato.