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"Sembrava fosse il terremoto tanta è stata la violenza del maltempo scatenatasi lunedì sera sulla nostra frazione", ha commentato un residente di fronte al disastro della tromba d’acqua o tornado che fosse, in frazione Geromina di Treviglio. È successo qualcosa come quattro anni fa quando il maltempo scoperchiò il Palafacchetti. Danni gravissimi allora come ieri, danni non ancora stimabili e che hanno colpito decine di coperture di case e palazzi, parziali tratti della chiesa del SS Nome di Maria e dell’attiguo oratorio nonchè strappato la copertura della azienda OleoTecnica, provocato danni a tetti e case, lampioni abbattuti: più di 40 le richieste di soccorso al centralino dei Vigili del fuoco. Tutto lo sconvolgimento meteo - intorno alle 19 - è durato una decina di minuti che sono stati drammaticissimi: pioggia diluviante, vento fortissimo da diventare insostenibile dalle strutture coinvolte, grandinata eccezionale e scoperchiamento di tetti. Una bufera senza paragoni nella memoria, scatenatasi sulla popolosa frazione a nord della città, dopo giornate di caldo forsennato e insopportabile con punte fino a 38-39 gradi. Insomma un episodio di gravità record che nessuno ricorda nella frazione ed anche nella stessa città di Treviglio, dove però fortunatamente i danni sono stati modesti .
Ieri mattina – dopo i soccorsi immediati svoltisi lunedì sera e che hanno visto in azione i Vigili del fuoco, la Protezione civile volontaria, la Polizia locale, dipendenti comunali, carabinieri e Polizia nonché decine di volontari accorsi in aiuto dal centro cittadino alla notizia del disastroso maltempo - gli abitanti della popolosa frazione si sono messi al lavoro con altri amici volonterosi per rimuovere i detriti sparsi un po’ ovunque.
Amanzio Possenti