SAN FELICE DEL BENACO (Brescia)
Prima seminano il panico guidando a zig-zag per le vie del paese, poi provocano un incidente (per fortuna senza feriti seri) e non si fermano, quindi abbandonano l’auto praticamente in spiaggia sotto gli occhi di una folla di turisti a bocca a aperta e scappano a gambe levate. Protagonisti, tre giovani italiani, di cui due bloccati dai carabinieri, mentre uno si è dato alla macchia. Nel primo pomeriggio di mercoledì i ragazzi, tutti tra i venti e i trent’anni, vecchie conoscenze delle forze dell’ordine, hanno generato trambusto e movimento a San Felice. Il trio ha dato spettacolo poco dopo le 13, muovendosi su una vecchia auto, una Wolkswagen Golf che andava a pezzi, non certo passata inosservata. Il catorcio (cui era stata cambiata la targa) sfrecciava per il piccolo centro compiendo manovre inconsulte e procedendo a onde.
Gli occupanti - il trio, appunto - appariva tutt’altro che lucido e il sospetto è che fosse sotto effetto di alcol o droghe (o entrambi), circostanza che sarà chiarita nelle prossime ore. Quel che è certo è che prima in via San Procolo la Golf ha centrato un’auto con a bordo due turisti olandesi settantenni, soccorsi dai Volontari del Garda (la coppia ha riportato ferite lievi), quindi anziché accostare è ripartita più veloce di prima. In molti hanno chiamato il 112 e sul posto sono subito arrivate le pattuglie dei carabinieri della compagnia di Salò. Sperando di far perdere le proprie tracce i giovani fuori controllo hanno cercato di infilarsi nella zona pedonale della Baia del vento, non una mossa molto furba che li ha indotti a mollare lì tra i bagnanti con gli occhi strabuzzati il veicolo incidentato con le portiere aperte, e a proseguire la fuga a piedi. Ai tre non è andata a tutti nello stesso modo. Due ragazzi sono stati raggiunti e acciuffati dai militari - uno si è arreso velocemente, il complice al contrario ha dato di matto, entrambi comunque sono stati denunciati e sono a piede libero - il terzo soggetto invece è riuscito effettivamente a dileguarsi. Mentre gli investigatori cercano di identificarlo, sono al lavoro per capire anche chi dei tre fosse al volante dell’auto impazzita.
Beatrice Raspa