Sondalo (Sondrio), 25 marzo 2019 - «Le barriere ci sono, ma superarle si può». Un messaggio importante che Danilo Ragona e Luca Paiardi portano con sè nel loro viaggio in Italia. E ora anche Sondalo e l’Unità spinale dell’ospedale “Morelli” sono una tappa di questo viaggio all’insegna di amicizia, coraggio, libertà e autonomia ritrovata.
Il profondo legame tra Danilo e Luca nasce oltre 20 anni fa nei corridoi dell’Unità spinale di Torino, centro di riabilitazione per lesioni midollari. In seguito a due incidenti stradali, infatti, Danilo e Luca si sono ritrovati privi dell’uso delle gambe. Un evento drammatico che ha cambiato per sempre le loro vite e che ha richiesto un cambio radicale di prospettiva: i due ragazzi hanno infatti deciso di non arrendersi e di vivere positivamente questo cambiamento, ponendolo come punto di partenza di una nuova vita. Nel 2015 fondano quindi “Viaggio Italia” per mostrare che vivere (e non sopravvivere) con una disabilità è possibile e che, grazie alle tecniche medico-riabilitative, alle tecnologie applicate ed ai servizi per l’integrazione nel tessuto sociale, le persone con disabilità possono essere una risorsa per la società. «Non siamo supereroi e nemmeno gli unici che viaggiano nelle nostre condizioni – hanno detto -. Noi, semplicemente, abbiamo deciso di rendere tutto pubblico per aprire una finestra sulla disabilità». Come consuetudine del loro giro d’Italia hanno visitato il reparto di Unità spinale dell’ospedale Morelli diretto da Massimo Brambilla.
«Danilo e Luca col loro esempio e la mission mostrano di fare qualcosa che qualcuno potrebbe pensare non sia possibile – ha commentato il direttore sociosanitario di Asst, Antonino Zagari -. E con il loro esempio migliorano la vita ad altri». Prima della visita in ospedale, i due amici hanno incontrato i ragazzi di quinta elementare e prima media, e nel pomeriggio alla Cittadella dello sport hanno assistito e preso parte ad attività sportive e dimostrative con le associazioni di Sondalo e la partecipazione di Leo Sette, campione italiano Handbike. Lo sport, infatti, è uno dei fili conduttori del loro viaggio. Danilo e Luca, infatti, non si limitano a fare i turisti, ma si cimentano in vere e proprie imprese, sperimentando ogni genere di sport accessibile, dal kayak al deltaplano, dalla barca a vela alla handbike. Ma non è tutto, perché “Viaggio Italia” è anche solidarietà: attraverso l’associazione B-free, che promuove progetti finalizzati alla riduzione e all’abolizione delle barriere architettoniche, fisiche e mentali grazie a studio, ricerca e sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative, Danilo e Luca sostengono numerose iniziative legate alla formazione, all’inclusione attraverso l’agricoltura sociale, alla tematica sessualità e disabilità.