
I profughi
Sondalo, 27 settembre 2015 - L'accordo tra Comune di Sondalo, l'Apt locale di recente istituzione e la Prefettura di Sondrio ha consentito ai profughi che hanno trovato sistemazione nella cittadina di fare del volontariato per la comunità. Per il momento si é data possibilità a 18 di loro ospitati dalla struttura accreditata Belvedere, prossimamente si impiegheranno anche alcuni degli altri 60 ospitati dall'altra, l'Albergo Stelvio di Le Prese. L'ultimo lavoro cui si sono dedicati, sotto la guida di un coordinatore istruito dall'ufficio tecnico, é stata la tinteggiatura delle ringhiere della scuola elementare, ma molti altri sono stati gli utili interventi realizzati durante l'estate. Senza entrare in una discussione troppo complicata e complessa riguardo ai motivi della presenza di queste persone e della loro gestione la Giunta le ringrazia anche a nome della cittadinanza per il loro volontario e gratuito contributo, «Ciò che possiamo è gestire, al meglio, la loro presenza e rendere la loro permanenza più decorosa - commenta il sindaco Luigi Grassi - dando la possibilità di integrarsi in cambio di qualche prestazione In on'ottica di reciprocità, per loro e per i nostri concittadini. Crediamo che, grazie anche alla loro collaborazione, ci stiamo riuscendo, la loro disponibilità é stata massima. Di questo ne siamo contenti e siamo certi che anche i sondalini sapranno apprezzare gli sforzi fatti. Abbiamo sottoposto i ragazzi a un piccolo corso di formazione sulla sicurezza per fornirli di una polizza assicurativa". All'interno di entrambe le strutture di accoglienza e in collaborazione con queste, continua l'attività di apprendimento dell'italiano grazie e degli intermediari culturali tutti e volontari. Anche il Comune di Bormio ha offerto ai rifugiati la possibilità di imparare l'italiano, grazie alla disponibilità di alcuni volontari, e per far loro occupare il tempo diversamente dal non far nulla li hanno impiegati per pulire le strade e il verde pubblico. «Possiamo vivere la situazione come un problema aggiuntivo di cui dobbiamo occuparci - sottolinea il consigliere Giovanna Zangrando - ma anche come un'opportunità delle istituzioni e dei singoli per restituire alle nuove generazioni, non solo a parole, il senso dell'intrinseca umana uniformità".