REDAZIONE SONDRIO

Stipendio dimezzato Incubo alla Grancasa

Una doccia fredda per i 30 lavoratori, dopo i segnali incoraggianti . Proclamato lo stato di agitazione. Il sindacato: "Situazione allarmante".

Stipendio dimezzato Incubo alla Grancasa

Sorpresa di luglio per i lavoratori del Mercatone di Desenzano: nella riunione di martedì, giorno di paga, tra sindacati e rappresentanti del Gruppo Grancasa è stato comunicato che la retribuzione mensile sarà dimezzata. Una doccia fredda per i 30 lavoratori, dopo i segnali incoraggianti che erano arrivati ad inizio primavera, tanto che la Filcams Cgil ha fatto sapere che è stato proclamato lo stato di agitazione e che saranno valutate tutte le azioni, anche giudiziarie, per tutelare lavoratrici e lavoratori. Il sindacato spiega che durante l’incontro "sono emerse informazioni allarmanti, molto distanti, in aggiunta, da quanto comunicatoci nelle interlocuzioni dell’ultimo periodo". La vicenda dello store di via Colombare si trascina da tempo, all’interno del quadro nazionale dell’andamento del Gruppo: in un primo momento, sembrava che il punto vendita di Desenzano dovesse essere chiuso, ma in primavera era stato garantito un futuro per il centro, ricompreso nel novero di quelli destinatari di migliorie e ristrutturazioni per il rilancio, in una prospettiva di conservazione dei posti di lavoro e di continuità aziendale. Martedì, secondo quanto riportato dalla Ficlams Cgil Brescia, è stato invece comunicato che il piano industriale per il risanamento aziendale è improcedibile. I lavoratori sono stati informati della "impossibilità di integrale corresponsione degli stipendi nel mese di luglio", già dimezzati per effetto dell’ammortizzatore sociale. I rappresentati dei lavoratori (una trentina) parlano di "sdegno per il comportamento dissimulatore da parte aziendale, che nel tempo ha taciuto l’inesorabile declino dei progetti avviati, malgrado le costanti interrogazioni e sollecitazioni da parte nostra ad un confronto schietto e ad aggiornamenti costanti". Grande la preoccupazione per il futuro dei lavoratori, sia per la tenuta occupazionale che per il recupero dei crediti retributivi. "Malgrado i rilevanti interventi di riduzione degli spazi, malgrado l’incremento fino oltre al 62% dell’utilizzo dell’ammortizzatore sociale, le aziende (del Gruppo, ndr) non riescono a contenere le perdite, i negozi, lasciati all’incuria e scarichi di merce, inevitabilmente non risultano performanti".

Federica Pacella