
Il problema della mancata partecipazione ad appalti emerge anche in Valchiavenna
Chiavenna (Sondrio) - Gli appalti vanno deserti e in Valchiavenna ci si chiede il perché. Si è aperto in questi giorni un interessante confronto in Valchiavenna sul tema degli appalti pubblici, scaturito dall’assenza di imprese partecipanti ad alcune gare. "Ogni caso – sottolinea il presidente della sezione di Chiavenna di Confartigianato Sondrio, Andrea Lorenzini - va analizzato nello specifico per non generalizzare e ciò vale anche per i singoli appalti le cui gare sono andate deserte. Ciononostante la discussione ha toccato temi importanti che coinvolgono da vicino le imprese delle costruzioni a cominciare dall’attuale sistema dei bonus fiscali. Questi ultimi (e non solo il 110%) non hanno alterato il mercato ma sono una risposta sicuramente perfettibile, al bisogno di ridare fiato al comparto casa e delle costruzioni che da almeno 15 anni è in caduta pressoché libera". E stiamo parlando del settore manifatturiero trainante da sempre. Gli interventi di ristrutturazioni e di riqualificazione paiono infatti indispensabili e necessari anche in un’ottica di "sostenibilità" considerato che il nostro patrimonio immobiliare è assai vetusto ed in larga parte energivoro.
«Nella discussione di questi giorni ha fatto di nuovo capolino il tema della disparità fra le retribuzioni italiane e quelle della vicina Svizzera. Un tema quest’ultimo non certo nuovo e che coinvolge come ben noto tutte le aree di confine. Le imprese da tempo chiedono un intervento legislativo a livello nazionale di defiscalizzazione che ponga fine a tutto questo". Come ci fa sapere Confartigianato Sondrio… "nella discussione di questi giorni si è inserito anche il tema del “subappalto”. Il subappalto non può essere classificato tout court come “negativo”; certamente deve essere rigidamente disciplinato per tutelare in primis il committente e quindi la stazione appaltante che utilizza denaro pubblico. Il subappalto deve avere dei limiti chiari per evitare azioni speculative ai danni delle imprese minori costrette spesso ad accettare (senza garanzie) condizioni contrattuali ed economiche penalizzanti. Il tema del rincaro dei materiali e delle materie prime citato nel confronto di questi giorni, sta assumendo proporzioni veramente critiche e le cause sono diverse e assai complesse… Molte Amministrazioni, nei giorni scorsi, hanno opportunamente sollevato la questione del rincaro dei prezzi all’Anci affinché sia consentito alle stazioni appaltanti un meccanismo di deroga rispetto ai prezzi iniziali. L’auspicio è che le Amministrazioni pubbliche locali ed in primis gli amministratori siano al fianco delle imprese per rimuovere assieme questi gap competitivi delle imprese che si traducono spesso inesorabilmente in un problema di competitività di tutto il territorio".