REDAZIONE SONDRIO

Escursionista milanese morta in Val Tartano: è precipitata da un ponte in montagna

La vittima è Anna Gianpaola Berneri, 71 anni: era in gita con il marito verso i laghi di Porcile. Nella zona il cellulare non prende: soccorsi chiamati da un rifugio nelle vicinanze

Tartano, 21 luglio 2024 – Escursionista milanese muore durante una gita in montagna in Val Tartano. La donna, Anna Gianpaola Berneri di 71 anni, era in gita con il marito, quando ha perso l’equilibrio ed è precipitata nel vuoto per una ventina di metri.

Sul posto anche il Soccorso alpino (Archivio)
Sul posto anche il Soccorso alpino (Archivio)

La caduta

La tragedia si è verificata lungo il sentiero per i laghetti di Porcile, a Tartano, nella mattinata di ieri, sabato 20 luglio, poco dopo le 11. La donna si trovava con il marito sul ponte di cemento che conduce ai piccoli specchi d’acqua, meta molto frequentata per le gite. E, all’improvviso, sulla struttura in muratura, larga poco più di un metro e mezzo ma senza parapetti, ha perso l’equilibrio ed è precipitata. Un volo di una ventina di metri e poi la donna è finita nel torrente che scorre sotto il ponte. 

Le difficoltà

Uno dei laghi di Porcile, meta mai raggiunta dalla coppia di turisti milanesi
Uno dei laghi di Porcile, meta mai raggiunta dalla coppia di turisti milanesi

Il marito avrebbe avuto qualche problema a contattare i soccorsi. In quella zona, infatti, il cellulare non prende. Ha quindi fatto marcia indietro, raggiungendo il rifugio più vicino, il Beniamino. Qui ha chiamato i soccorsi. Sul posto è arrivato l’elicottero da Bergamo. Presenti anche volontari del soccorso alpino e i militari della sezione specifica della Guardia di finanza. Gli operatori, però, non hanno potuto fare altro che recuperare il corpo della donna, successivamente trasportato alla camera mortuaria dell’ospedale di Morbegno. 

Fatale, a quanto pare, anche la componente della sfortuna. Secondo la stampa locale, infatti, marito e moglie, frequentatori abituali della zona, avrebbero inteso dirigersi in Val Fabiola. Poi, nel corso del tragitto, la decisione di cambiare rotta e puntare i laghetti di Porcile. Mai avrebbero pensato che quella scelta avrebbe potuto essere preludio alla tragedia.